Giornale di Sicilia: “L’esperienza di Di Marzio può restituire la serenità”
“Caro Di Marzio, sei tornato per “consigliare” Zamparini a sette giornate dal termine. Esonerati anche i consiglieri slavi ne hai preso iI posto. Non capisco il senso della mossa, perché la stalla non si chiude quando i buoi sono già scappati. Il tuo arrivo è quanto meno tardivo. Immagino che mai avresti suggerito o avallato certi acquisti, che non avresti mai costruito una squadra con un solo attaccante. Oggi il tuo apporto può essere solo di conforto e mi auguro di sostegno a Ballardini, che avrà un compito assai difficile. La tua esperienza, per esempio, può essere preziosa per ricostruire il rapporto tra il tecnico e Sorrentino che – ricordiamo – si sta consumando anche nelle aule della giustizia sportiva. Che ha chiamato tutti i rosa per sapere cosa accadde davvero il 10 gennaio a Verona. Sapere che la… vertenza è stata chiusa sarebbe un bel segnale di distensione. Ma la tua esperienza, la tua indubbia carica umana, potrebbe essere utile anche per far breccia nei cuori e nelle teste di questi giovani rosanero che sono totalmente nel pallone, perché ritrovino almeno in parte la fiducia in se stessi. Ricordando in magari che nel girone di andata, pur senza entusiasmare, qualcosa di buono erano riusciti a farlo. Oggi più che un consigliere di Zamparini, che ha ben poco da fare per rimediare ai suoi disastri, occorre un consigliere per chi deve andare in campo. Un confessore, un padre, un amico. Insomma, il ma arriva a Palermo, benché abbia coinciso con la sconfitta interna con la Lazio e la squalifica del Barbera, può essere un momento di serenità in vista della sprint finale. E mi auguro che tu abbia la forza per consigliare a Zamparini la prima delle virtù in questo momento delicato: il silenzio. Francescano. Da coetaneo, avendo avuto tanto dal calcio, speri che ti consenta il piacere della verità, senza sentirti obbligato a compiacere il presidente in ogni modo. Potresti passare alla storia anche per questo”. Questa la lettera pubblicata dall’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” indirizzata a Gianni Di Marzio.