Giornale di Sicilia: “Le certezze di Zamparini: «Vinceremo il campionato con dieci punti di vantaggio. Siamo pieni di nazionali ed i big non si muovono»”
“Un Palermo da Serie A, come quattro anni fa. Ne è certo, Maurizio Zamparini: ha in mano la corazzata del torneo cadetto, una convinzione maturata in poco tempo, mettendosi alle spalle la tragica stagione passata. È pronto a metterci la mano sul fuoco, il patron, agguerrito dopo le vicissitudini delle scorse settimane. Di inchieste della Procura e perquisizioni della Finanza, però, l’imprenditore friulano non intende parlare. Perché il suo pensiero va al campo, va ad una Serie A da riconquistare, va ad una società da risollevare con aiuti dall’esterno, tali da trattenere in organico i “big”. Virgolette d’obbligo, se si ripensa alle prestazioni di qualche tempo fa. Un distinguo che Zamparini, invece, non intende condividere: «In difesa abbiamo Cionek ed è un nazionale, Struna idem, Goldaniga lo diventerà, Rajkovic lo è pure, inoltre ne stiamo cercando un altro. A centrocampo c’è Aleesami, altro nazionale, Jajalo e Chochev, altri nazionali, Rispoli e Morganella che sono ottimi giocatori. In più abbiamo preso Gnahoré. In attacco Balogh, nazionale. Trajkovski, nazionale. Nestorovski, nazionale. Sarà un grande problema quando saranno convocati, semmai». Il paradigma Zamparini è chiaro: nessuna squadra in B ha elementi dello stesso valore, quindi il Palermo parte favorito. Non solo per vincere, ma per stravincere: «Con dieci punti di distacco. L’altra volta avevo detto quattordici, com’è finita? Ai tempi pure Vazquez sembrava una schifezza, tant’è che era fuori squadra. Vedrete che il Vazquez di quest’anno sarà Balogh». Un pupillo che il patron continua a spingere,convinto delle sue potenzialità, al punto da rinunciare ad offerte milionarie per l’ungherese: «Ho rifiutato quindici milioni per Nestorovski, sto rifiutando quattro milioni per Balogh e sette per Aleesami. Lo faccio perché ho rispetto per me stesso e per la squadra, anche se spero tra sette-otto giorni di non essere più il presidente e di trovare chi mi sostituisca». Il papabile, almeno nelle intenzioni del patron, sarebbe Frank Cascio. La trattativa con il manager italo-americano prosegue senza intoppi, con la prospettiva di cedergli solo una quota del pacchetto azionario: «Anche con Baccaglini sarei rimasto col 30% della sua società inglese in mano. Cascio lo aspettiamo, voleva venire a fine luglio ma gli ho chiesto di anticipare in modo da valutare insieme le esigenze del Palermo». Dall’interlocutore originario di Castelbuono, però, non si aspetta una scalata verso l’acquisto del club: «Però sarei felice se Cascio avesse la possibilità economica di acquisire l’intero club». Tutte questioni che verranno affrontate in seguito, pur avendo già le idee chiare: «Gli ho detto apertamente che se rimango da solo in Serie B ci sarà la necessità di fare cassa, almeno venti milioni di plusvalenze. La sua risposta è stata quella di non vendere Nestorovski e gli altri, perché sarebbe arrivato per fare quel che serve, spero». Niente cessioni eccellenti, dunque. Nemmeno per Rispoli e Goldaniga: «Hanno il contratto e non vedo perché non debbano rispettarlo», il commento lapidario di Zamparini, pronto a rilanciare sul fronte delle entrate: «Stiamo trattando lo slovacco (Lobotka, ndr) che è un altro nazionale, mica stiamo cercando scartine. Purtroppo ci sono sulle sue tracce una squadra spagnola e una inglese. Noi faremo un grande sacrificio, perché pagare 3,5 milioni per un giocatore in Serie B è follia. Lo Faso sarebbe andato via solo ed esclusivamente con l’arrivo di Marcel dal Nizza, a cui abbiamo offerto tre milioni, ma ci sono il Tottenham e altre squadre dietro… La Serie B diventa un handicap in certe trattative. Poi Tedino valuterà tutti i giovani e deciderà solo dopo il ritiro se tenerli o meno. Perché mandare via dei giocatori nostri che possono essere elementi validi?». In attesa di capire chi resterà e chi arriverà, Zamparini si gode i primi acquisti. Su tutti, Igor Coronado, già “consigliato” da un ex storico come Giovanni Tedesco sul numero di maglia da scegliere. Il 10 sulle spalle del brasiliano è un’idea che stuzzica anche il patron: «Ha un fisichetto alla Sivori, vedremo». In ogni caso, non si cerca un uomo immagine di questa squadra, o ancor di più un leader. Questo perché «il leader è Tedino, nello spogliatoio è lui il capo». Un messaggio chiaro a chi intende “scavalcare” l’autorità dell’allenatore, che ha voce in capitolo su tutte le scelte che riguardano la squadra. Acquisti, cessioni ed esclusioni, come quella di Diamanti, che col suo videomessaggio criptico nel giorno del raduno ha fatto alzare qualche sopracciglio: «Ma io gli voglio bene – glissa Zamparini – ha tutte le virtù e i vizi dei giocatori, specialmente quelli a fine carriera. Nessuno ce l’ha con lui o con Gazzi, ma Tedino mi ha detto che non vuole giocatori di una certa età. Per questo loro e Andelkovic, a cui voglio bene come un figlio, sono rimasti fuori».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.