Giornale di Sicilia: “Le banche dicono sì. Il gruppo di Baccaglini è solido” – le ultime

Zamparini si muove, ma Baccaglini non sta fermo. Non secondo quanto trapela da Londra, dove il presidente del Palermo è rimasto per portare a termine la propria missione, a differenza del patron che già da martedì sera è in Italia. Ed è proprio dalla capitale inglese che arrivano le ultime rassicurazioni su una trattativa che dura da un paio mesi: il closing è ormai ad un passo. Stando alle ultime informazioni provenienti d’oltremanica, l’istituto di credito londinese coinvolto nell’operazione avrebbe già spedito la lettera che assicura la copertura dell’investimento. L’ultimo passo prima delle firme e della transazione,un atto conclusivo pronto ad essere scritto con un mese di ritardo sulla tabella di marcia, che aveva previsto il 30 aprile come data ultima per portare a termine la trattativa. La banca ha invece chiesto altri documenti, ha analizzato altre situazioni e ha dovuto ricalcolare l’investimento complessivo a seguito della retrocessione in Serie B del Palermo (con conseguente svalutazione del parco giocatori e riduzione dei ricavi). Per questo i tempi si sono dilatati ben oltre le aspettative e alla fine la stagione chiuderà con il club ancora formalmente in mano a Zamparini. Questo perché la parola fine all’intera operazione verrà messa la prossima settimana, a campionato concluso. Fra tre-quattro giorni è previsto un appuntamento cruciale. Lunedì dunque, potrebbe essere il giorno giusto per segnare un cambio di rotta in una società che proprio a partire dalla fine di maggio dovrà iniziare a programmare il futuro. Una prospettiva su cui Baccaglini ancora non si è potuto dedicare al cento per cento, avendo dovuto sbrigare le ultime faccende relative al passaggio di proprietà, motivo per cui non potrà perdere ulteriore tempo. I nomi sono già sul taccuino e pian piano si stanno liberando dairapporti con le rispettive società. Come i tre direttori sportivi monitoraci in questi mesi: tolto Teti che ha appena rinnovato col Novara, restano in lizza Capozucca, che non è più il ds del Cagliari, e De Vito che è pronto a salutare l’Avellino dopo la salvezza ottenuta all’ultima giornata di campionato. Di contatti con Baccaglini, però, al momento non si discute. Perché il presidente ha preso l’impegno di non sotto porre alcun contratto a nessun nuovo elemento (dirigente, allenatore o giocatore) prima del closing. Un impegno preso anche da Zamparini, che però ha avviato dei contatti “paralleli” in via del tutto precauzionale: Foschi e Reja. Per riprendere i due nomi in pole nelle idee dell’imprenditore friulano, sarebbero delle soluzioni d’emergenza in caso di trattativa saltata. una prospettiva che si va allontanando sempre più con le ultime notizie da Londra, quelle che adesso vedono la banca finalmente convinta dell’operazione. Per analizzare nei minimi dettagli i documenti forniti da Zamparini è stato necessario perdere più tempo del previsto, ma ciò non significa necessariamente che si tratti di un male. Per aver spedito la lettera di attestazione della copertura l’istituto di credito deve aver fugato ogni dubbio relativo allo stato di salute del club e alla reali potenzialità economiche del nuovo proprietario. La palla adesso torna a Londra, dove la prossima settimana si dovrebbe tenere l’incontro tra le parti per mettere nero su bianco l’accordo per la cessione del Palermo, il cento per cento del pacchetto azionario passerà dalle mani di Zamparini a quelle di Baccaglini, dopo quindici anni di controllo da parte dell’imprenditore friulano. Il silenzio imposto sia al patron che al presidente fa solamente da sfondo ad una trattativa giunta nella fase più calda, quella della conclusione, un affare che vedrà coinvolte in seguito tutte le attività del Gruppo Zamparini, sulle quali Baccaglini e il fondo Integritas Capital non opereranno come proprietario unico, a differenza di quanto accadrà col Palermo che sarà interamente di proprietà della società indicata dall’ex inviato delle Iene. Per far scorrere i titoli di coda, tanto per cambiare, bisognerà attendere ancora una settimana. Stavolta però non saranno giorni in attesa di un documento o di un nullaosta, ma un countdown per un incontro decisivo. L’ultimo, con ogni probabilità, per sancire la fine di un’era”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.