“Il campionato si è protratto per un anno, ma l’ultima partita, quella relativa al salvataggio dell’Akragas, è durata un mese. Ovvero da quando, alla fine dello scorso maggio, si è superato il Melfi nel doppio confronto playout. Sono stati 30 giorni in cui i tifosi hanno trepidato per il «Gigante» che sembrava poggiare su piedi d’argilla viste le notizie che arrivavano dalla società che a più riprese ha annunciato di non essere più in grado di proseguire l’avventura in Serie C dopo il disimpegno di alcuni sostenitori e il venir meno delle risorse economiche. Ma nell’ultimo giorno utile per salvare la categoria è arrivata la buona notizia, una notizia che nessuno più si attendeva. L’Akragas è stato iscritto al campionato. Lo ha comunicato nella tarda mattinata di ieri lo stesso presidente Silvio Alessi convocando d’urgenza una conferenza stampa all’interno dello stadio «Esseneto». Ma la strada non è ancora del tutto spianata perché ci sono ancora degli adempimenti da perfezionare. Ma avere evitato di essere esclusi dalla Serie C è stato il passo più importante. A portare le carte a Roma è stato il dirigente Biagio Nigrelli. I prossimi step riguarderanno la presentazione della fideiussione, il cui termine ultimo è il 5 luglio, e il pagamento degli stipendi ai giocatori e ai collaboratori sotto contratto (entro il 7 luglio). Nel corso dell’incontro Alessi ha comunicato che si sono allacciate delle trattative con degli imprenditori che non sono agrigentini. L’auspicio è che rilevino il 35 per cento del pacchetto azionario appartenuto a dirigenti che, però, si sono defilati lasciando una scopertura che ha messo in crisi la stessa sopravvivenza dell’Akragas. «Ma potremmo anche cedere di più –ha ribadito il presidente biancazzurro –perché il nostro obiettivo è quello di garantire alla società e, quindi, alla squadra un futuro più tranquillo». Oggi Alessi dovrebbe incontrare il sindaco della città, Calogero Firetto, al quale chiederà un gesto di collaborazione. «Non vogliamo la luna –ha puntualizzato il presidente –ma che ci sia garantito qualche servizio e che ci si collabori per la ricerca di qualche sponsor». Sulla campagna acquisti non si è sbilanciato. Tutto dipenderà dal budget a disposizione.Solo allora si potranno fare delle valutazioni e decidere che tipo di campionato disputare. Alessi ha, comunque, sostenuto che si debba proseguire sulla politica della valorizzazione dei giovani anche se affiancati da giocatori di esperienza. Il resto appartiene alla sensibilità dei tifosi che dovrebbero correre in massa ad acquistare gli abbonamenti che la società metterà in vendita per la prossima stagione. Ma più che al futuro, oggi ad Agrigento si brinda allo scampato pericolo visto che nessuno ormai metteva in conto la possibilità che la squadra venisse iscritta in Lega Pro. Per molti si è trattato di un secondo miracolo, dopo quello della salvezza conquistata sul campo seppur sul filo di lana. E nei social se ne dà atto ad Alessi e a Giavarini che ancora una volta hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo accettando una sfida che, se non si dovesse mettere nero su bianco sulle intese raggiunte con i nuovi soci, sarà condotta col proprio portafoglio. Da Palermo, l’ex presidente dell’Akragas Giovanni Castronovo si congratula con Alessi. «Il cui cuore – scrive – ha prevalso sulla ragione». Poi aggiunge: «Adesso è giunto il momento che ognuno faccia la sua parte, dai politici nazionali e locali ai tifosi che, come promesso, devono abbonarsi in massa. Perché l’Akragas è un patrimonio dell’intera città, ma anche della Sicilia. E allora forza Akragas, ieri, oggi e domani»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.