Giornale di Sicilia: “La Lega di B pretende 2 milioni di euro, i rosa ricorrono al Coni. Iscrizione a rischio?”
“Palermo contro Lega Serie B, atto secondo. Come l’anno scorso, il club rosanero ha presentato ricorso al Collegio di garanzia dello sport del Coni contro un prelievo da due milioni di euro preteso dalla Lega stessa a decurtazione dei ricavi televisivi previsti per la partecipazione in massima serie. Un episodio ricorrente, dato che un anno fa la società di viale del Fante aveva chiesto al Coni di dichiarare illegittimo il prelievo da parte della Lega B. La cifra (due milioni quest’anno, un milione e mezzo lo scorso anno) viene richiesta dai club del torneo cadetto come quota della mutualità che la Lega Serie A deve garantire loro. Una somma che, per accordi trovati precedentemente dalle due Leghe è pari al 7.5% dei proventi televisivi (fino a Questa Stagione), ma che grava sulle squadre promosse dalla Serie B alla A sotto forma di «contributo promozione». Quello che è dovuto venir fuori dalle casse Palermo vincendo il torneo cadetto nella stagione 2013/14 portandosi sulle spalle un onere da 6,5 milioni da versare in tre tranche annuali alla Lega B: tre milioni al primo anno in massima serie, un milione e mezzo al secondo e due milioni al terzo. Nel primo anno il Palermo ha versato quanto richiesto senza batter ciglio, ma già lo sorso anno si è aperto un contenzioso per richiedere l’illegittimità di tale prelievo. II Coni aveva giudicato «tardiva» la richiesta del Palermo che, presentatosi al Tar del Lazio per far valere le proprie ragioni, ha ottenuto un altro «no» al proprio ricorso. II Tribunale ne ha ribadito l’inammissibilità, ma adesso il club rosanero ci riprova. Oltre all’accoglimento del ricorso, il Palermo chiede «di dichiarare nullo e lo di annullare tutti gli atti» relativi ai prelievi richiesti dalla Lega Serie B. Non solo una richiesta di illegittimità, dunque, ma anche di annullamento dei pagamenti già effettuati. Perché il Palermo, per potersi iscrivere alla stagione sportiva in corso e prendere parte ai campionati, non può presentare debiti né con le società sportive, né con le Leghe. Dunque tale quota è stata già pagata dal club, che ne chiede semplicemente il rimborso poiché giudica illegittimo il prelievo di questa somma dai Proventi televisivi. Una vicenda che rischia di passare nuovamente dalle scrivanie della giustizia ordinaria, come altri contenziosi che hanno visto il Palermo protagonista in questi anni. Da quelli più noti, come quelli con i rappresentanti di Pastore (Simonian) e Dybala (Mascardi), a quelli più recenti: il pignoramento di 200mila euro da parte di Riscossione Sicilia su tutti, poi le «gravi inadempienze» che hanno portato Zamparini a chiedere la risoluzione per giusta causa del contratto di Roberto De Zerbi, al quale spetterebbero 500mila euro per l’esonero come penale imposta dal contratto siglato a settembre”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.