Giornale di Sicilia: “Incredibile, resta Corini. Ma la distanza con Zamparini è enorme – Il racconto della giornata di ieri”

“L’allenatore che sopravvisse due volte. Eugenio Corini risorge per la seconda settimana di fila, quando i più lo davano per spacciato e quando probabilmente nemmeno lui stesso credeva di poter continuare l’avventura in quello che per lui un luogo dell’anima, alla guida di una delle squadre del suo cuore, circondato dalla fiducia incondizionata di un ambiente che vede in lui il capitano degli anni più belli. É rimasto appeso a un filo sottilissimo per parecchie ore, il «Genio», e quando il filo s’é spezzato ha trovato il soccorso di Nicola Salerno, freschissimo direttore sportivo del Palermo (contratto fino al 2018), nominato ieri pomeriggio da Zamparini nell’estremo tentativo di salvare il salvabile quest’anno, nei giorni che restano del mercato invernale, e magari — in caso di retrocessione — costruire una squadra molto competitiva per il campionato di serie B.  A tarda serata Zamparini spiega il proprio punto di vista. «Conosco Salerno da tempo — chiarisce— abita vicino casa mia e mi ha dato la sua disponibilità. Ha grande entusiasmo e competenza, ero senza ds e avevo bisogno di qualcuno che portasse tranquillità, che stesse vicino alla squadra e al mio fianco nelle scelte di mercato. Con il Cagliari ha ottenuto una salvezza straordinaria, quando i rossoblù erano messi più o meno come il Palermo. Nicola mi ha consigliato di tenere Corini, abbiamo deciso che non è il momento di cambiare. Eugenio deve avere altre chance, sebbene il gioco espresso dalla squadra sotto la sua gestione non mi abbia convinto. Né tantomeno il punto ottenuto con Pescara, Empoli e Sassuolo. I risultati pesano parecchio, ma diamo fiducia a Corini, anche perché è un momento di transizione, ora vogliamo concentrarci sul mercato. É importante che tutti crediamo nella salvezza, ce la possiamo fare». L’imbarcata di gol sul campo del Sassuolo aveva lasciato il segno e Zamparini era convinto di procedere a un nuovo avvicendamento in panchina, richiamando Ballardini, che si era dimesso a inizio stagione. C’è stato uno scambio di sms ieri, ma il tecnico romagnolo (che ieri si trovava a Palermo per motivi personali) ha detto ancora no, o meglio ha nuovamente avanzato richieste economiche che Zamparini non intende accontentare: nessuna offerta irrinunciabile. Il presidente ha provato a richiamare alla base Ballardini, senza neppure considerare l’ipotesi De Zerbi (che ha rifiutato il ritorno e, di fatto, ha trovato un accordo), per poi affidarsi ai consigli di Salerno. Il nuovo ds, pur stimando Ballardini, che aveva voluto al Cagliari, aveva in mente un paio di proposte, Gigi De Canio in prima battuta e Diego Lopez (ex Cagliari ed ex Bologna) in seconda. Prima di voltare pagina, però, il dirigente ha fatto un ultimo tentativo, convincendo Zamparini che Corini può ancora essere l’uomo giusto (anche se le prossime sfide con Napoli e Inter non preannunciano nulla di buono. ..): meglio investire in qualche calciatore le poche risorse economiche a disposizione, che spendere quattrini per un altro allenatore. In un pomeriggio piuttosto grottesco Corini e Zamparini hanno avuto un colloquio di totale franchezza, dal quale emersa una distanza enorme su quasi qualsiasi aspetto, tecnico e non, relativo alla formazione rosanero. Sulle trattative praticamente non decollate in entrata e in uscita si arenata qualsiasi armonia fra l’allenatore sfiduciato e il presidente. Corini ha lasciato la villa di Zamparini, ad Ajello del Friuli, probabilmente convinto che di li a poco sarebbe arrivato l’esonero. Poco dopo però Zamparini, che ha intuito come la strada che portava al ritorno di Ballardini fosse un binario morto, ha ascoltato il primo consiglio di Salerno. Il presidente era arrivato anche a chiedere le dimissioni del «Genio» che — tentato dall’opzione la scorsa settimana – non ha accettato, ribadendo di essere pronto a continuare, di volersi giocare fino alla fine le proprie chance, minimo per chiudere il campionato con dignità, massimo per centrare la salvezza. Il buon senso del nuovo ds ha avuto il sopravvento. Immaginare, però, quanto possa durare l’ennesima tregua è un esercizio di stile piuttosto sterile. […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”