“Zamparini sta lavorando sul futuro del club non da semplice consulente, ma da proprietario (cosa che effettivamente è) e da presidente. Ha prenotato l’hotel Pragant di Bad Kleinkirchheim per il ritiro, ha messo Marco Baroni in cima alla lista degli allenatori da prendere per ripartire tra i cadetti (avvalendosi della consulenza di Gianni Di Marzio, suo collaboratore stretto) e ha già in mano i profili di almeno sei-sette giocatori da mettere nel mirino in sede di campagna acquisti. Prima ancora, Zamparini aveva pianificato una seconda strada da perseguire qualora l’affare con Baccaglini non andasse in Porto, ovvero quella che avrebbe potuto portare all’arrivo di Reja come direttore tecnico con un allenatore giovane da affidare alle sue cure. Ipotesi ancora oggi non da scartare, ma che nell’ottica di un lavoro congiunto tra il presidente uscente e quello attuale non è una priorità. E qui si arriva alla seconda differenza tra l’ultimo comunicato di Baccaglini e quelli più recenti. Non solo c’é I’impegno con i tifosi nel tenere la piazza informata sulla trattativa, ma c’é anche un attacco a chi ha pubblicato notizie sul Palermo in questo periodo. Un’accusa fondata sulla convinzione di non avere delle «gole profonde» nel «ristretto gruppo di addetti ai lavori». Probabilmente, però, a Baccaglini sfuggita l’ultima intervista di Zamparini, sempre dalle colonne di questo giornale: lui a parlare di affare da cento milioni di euro, lui a dire di avere ricevuto la garanzia dalle banche, è lui ad aver parlato di allenatori e giocatori ed é lui ad ammettere di essere a stretto contatto con il rappresentante di Integritas Capital per pianificare la stagione. Insomma, che sia in atto una cogestione della società lo esplicita proprio Zamparini, nessuna gola profonda e nessuna «fake news». Che poi l’affare per la cessione del Palermo sia in dirittura d’arrivo, un’altra questione. Perché la trattativa ormai alla fase di definizione. Almeno così sembra, e forse presto arriverà un comunicato con più…sostanza”.