L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato la difesa rosanero, che gara dopo gara sta mostrando una buona solidità. Ecco quanto si legge:
“Un gol in tre partite: per parlare di difesa rinata bisognerà ancora aspertare, ma il Palermo ha dato un segnale dopo le quattro reti subite tra Empoli e Foggia. Due partite che avevano minato le certezze del reparto arretrato rosanero, reduce da un esordio immacolato con Spezia e Brescia, capace pert di riprendersi nelle sfide successive. Non senza fortu-na, ovviamente, ma anche con diverse certezze. Gli uomini, tanto per iniziare: quattro difensori ruotati nelle tre posizioni della linea posta davanti a Posavec. Sempre presente Struna, poi a turno hanno trovato spazio Cionek, Szyminski e Bellusci (quest’ultimo squalificato contro la Pro Vercelli) per un totale di due presenze da titolare a testa. Gerarchie chiare e automatismi che stanno diventando sempre più efficienti, in un reparto che nella scorsa stagione ha collezionato la bellezza di 77 gol subiti e che per il momento ha il secondo miglior passivo della Serie B con soli cinque palloni raccolti nella propria rete (meglio ha fatto solamente il Venezia con quattro gol subiti). La componente della fortuna chiaramente non 6 mancata ed è stata anzi fondamentale per evitare di prolungare la striscia aperta nel 3-3 casalingo con l’Empoli. Quella fortuna che si è materializzata nel destro di Bonaiuto nel match del “Barbera” col Perugia, al momento dello svarione in uscita di Posavec. Un’occasione che in ben altri casi sarebbe stata un gol certo, ma il fantasista degli umbri ha graziato i rosa e ha spianato la strada verso la terza partita a porta inviolata. Uno score salito a quota quattro dopo la partita di Ascoli, con il Palermo secondo anche nella classifica delle “clean sheet” della Serie B (pure in questo caso, dietro solamente al Venezia con cinque partite su sette senza subire reti). Senza l’errore di Bonaiuto, ovviamente, si starebbe parlando d’altro. Forse non in termini di risultato, ma sicuramente in termini di efficienza difensiva di una squadra nata con l’obiettivo di attaccare senza perdere l’equilibrio. Quell’equilibrio che Tedino sembra aver trovato con uno schieramento ormai fisso. Struna tomato al centro dopo l’esperimento a destra col Perugia, Cionek sul centro-destra e Bellusci da altemare a Szyminski sul centro-sinistra. Con questo schieramento, nelle ultime tre partite, l’unico gol è arrivato dai piedi di Bifulco. La Pro Vercelli è stata l’unica squadra capace di scardinare il reparto arretrato rosanero ed evitare una continuità di prestazioni per la squadra di Tedino. […]”.