“Il tempo stringe e Diego Lopez non intende farsi trovare impreparato. Il nuovo tecnico del Palermo ha guidato la squadra nel suo primo allenamento poche ore dopo essere arrivato in Sicilia, coadiuvato da Salvatore Lanna. Col vice di Corini c’é stato un vero e proprio scambio di consegne, in attesa che lo staff di Lopez (composto dal vice Michele Fini e dal preparatore atletico Maurizio Di Renzo) giunga al completo a Palermo. Un lungo colloquio con la squadra prima della seduta pomeridiana e poi via all’ennesima rivoluzione tattica. L’uruguaiano ha provato sin da subito ad impostare la squadra secondo i suoi dettami tattici, quelli già adottati nelle precedenti esperienze di Cagliari e Bologna: si inizia col 4-3-3, il modulo che i rosa hanno già provato a fasi alterne con Roberto De Zerbi, segnando così una sostanziale differenza tra il nuovo Palermo e quello allenato da Corini. La difesa a 3, che con l’ex capitano rosanero era diventata un dogma al punto da essere utilizzata anche in mancanza di centrali di ruolo, viene nuovamente relegata in soffitta. L’allenatore uruguaiano predilige una linea a quattro davanti al portiere, con terzini maggiormente propensi alla fase di copertura. Per questo a sinistra Pezzella appare favorito nel ballottaggio con Aleesami, utilizzato addirittura da ala nella partitella in famiglia dal nuovo tecnico. Con Rispoli titolarissimo Sulla destra, la scelta per i centrali risulta più ampia del solito: Goldaniga e Gonzalez partono in pole position davanti a Cionek, Andelkovic e Vitiello, sempre in attesa del pieno recupero di Rajkovic. Il centrale serbo, assente da novembre per un infortunio al ginocchio, ancora alle prese con le cure dei fisioterapisti. Anche ieri il difensore ha proseguito il suo programma di recupero, insieme al portiere Fulignati. Non hanno inoltre preso parte alla seduta col resto del gruppo gli altri infortunati di questa settimana: Diamanti, reduce da un attacco influenzale; Sallai, Sulla via della guarigione dopo la lesione ad una vertebra; Silva, fermo da mercoledi per un affaticamento al retto femorale destro, e Quaison. Quest ‘ultimo, in bilico tra la cessione e la permanenza a Palermo, potrebbe risultare determinante nel tridente proposto da Lopez. Tutto dipende dal recupero dall’affaticamento muscolare rimediato negli scorsi giorni e, ovviamente, dal mercato. Difficile sperare in un suo recupero per la sfida col Napoli, anche perché forzare i tempi con una cessione alle porte potrebbe avere effetti deleteri. Senza Quaison, Lopez ha dovuto provare un tridente inedito. Con il solito Nestorovski al centro dell’attacco, il nuovo allenatore rosanero ha schierato sugli esterni Embalo e Trajkovski. Un destro e un mancino, utili anche come esterni invertiti per la capacità di accentrarsi e tirare (soprattutto del secondo). Sono queste le prime scelte per completare il tridente avanzato, soprattutto al netto dell’indisponibilità dello svedese e di Diamanti. Senza loro due, le alternative per l’attacco sono ridotte all’osso: con Bentivegna sempre più vicino ad una cessione in prestito in Serie B, rimangono i soli Balogh e Lo Faso quali possibili rincalzi nel tridente. Senza conoscere bene la squadra, sarebbe un azzardo affidarsi subito ai più giovani per una sfida proibitiva come quella di Napoli. Almeno in attacco, però, Lopez sa di poter contare su qualche alternativa. É a centrocampo, invece, che il tecnico può mettersi le mani tra i capelli, squalifica di Gazzi complica ulteriormente i piani per una mediana che in tutte le versioni tattiche adottate in carriera dall’uruguaiano sempre stata a 3. Esattamente lo stesso numero di centrocampisti attualmente a disposizione del Palermo, tra cessioni e defezioni. Bruno Henrique mezzala destra, Chochev mezzala sinistra e Jajalo davanti alla difesa, per l’esordio sulla panchina rosanero Lopez non ha altra scelta”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”. Di seguito una dimostrazione di come cambierà il Palermo con il nuovo tecnico: