Giornale di Sicilia: “Il 60% dei biglietti ridotti erano falsi. Così il gip ha bloccato altre due ricevitorie: 4 nuovi indagati”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato novità riguardanti l’indagine sui biglietti falsi. Il gip ha bloccato alte due ricevitorie. Ecco quanto si legge:

“Altre due ricevitorie coinvolte nella truffa sui biglietti fasulli dello stadio. Nel mirino degli investigatori della guardia di finanza sono finite le rivendite Di Lorenzo di piazza Leoni 42 e Santangelo di via Oreto 467. La prima secondo le fiamme gialle ha emesso 135 tagliandi irregolari, la seconda 427. Risultano indagati a piede libero entrambi i  titolari, Francesco Paolo Di Lorenzo, 65 anni e quelli della seconda, Claudio Santangelo, 66 anni, il figlio Vito di 35 e Angelo Oliveri, pure lui di 35 anni. Rispondono a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo al sistema informatico per l’emissione di biglietti intestati a soggetti inesistenti. Nel caso della rivendita di piazza Leoni sono coinvolti con le stesse accuse Andrea e Antonino Pellicano di 48 e 22 anni che secondo gli inquirenti erano i promotori della truffa e smistavano poi i biglietti a prezzo ridotto ai bagarini. E poi Massimiliano Machi, 38 anni, che aveva il compito di ricercare i documenti di identità da fotocopiare ed esibire per l’emissione dei biglietti e Marcella Mendola, 33 anni, anche lei addetta alle fotocopie dei documenti ed ai soldi necessari per l’acquisto dei biglietti a prezzo scontato. In questo modo, sempre secondo la versione dell’accusa, sono stati emessi un totale di oltre 4000 biglietti falsi, intestati  a minorenni under 14, oppure ad anziani sopra i 65 anni e a donne. Oltre il 60 per cento dei biglietti ridotti sarebbero stati venduti con queste modalità truffaldine, l’ammontare della truffa si aggira intorno ai 100 mila euro, nel raggiro sarebbero coinvolte anche le ricevitorie Campisi Randazzo di viale Piemonte 58 e Spinelli Fiaschetto di via Garibaldi a Termini Imerese. Ad avere il record dei biglietti taroccati è stata la rivendita di viale Piemonte con 2186 titoli. Nell’inchiesta del risulta coinvolto pure un quinto punto vendita, quello di via Messina Marine 657, ad quale però ci sono ancora accertamenti in corso. I militari del nucleo di polizia economico-finanziario (l’ex tributaria) hanno fatto un lavoro certosino di calcolo e da queste cinque rivendite risulta che solo per la stagione 2015-2016 sono stati emessi 2849 biglietti intestati a minori under 14 che dopo una consultazione all’anagrafe tributaria sono poi risultati inesistenti. L’anno successivo, il 2016-2017, quello della retrocessione in serie B solo da questi cinque punti vendita sono stati staccati 1184 biglletti a volte di minori sotto i 14 anni, tutti inesistenti «Era questo un sistema che garantiva vantaggi a tutti – scrive il gip Claudia Rosini nell’ordinanza di custodia -. le ricevitorie, che cosi si assicuravano la vendita di un certo quantitativo di biglietti per ogni incontro calcistico e quindi l’introito costituito della commissione; i “bagarini” che grazie alla rivendita a prezzo maggiorato introitavano i conseguenti profitti, gli acquirenti finali ai quali i titoli erano rivenduti che si assicuravano comunque uno sconto rispetto al pagamento del prezzo intero che altrimenti avrebbero dovuto versare attraverso i canali ufficiali». […]”.