L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato le parole rilasciate in conferenza stampa da Giuseppe Bellusci. Ecco quanto si legge:
“Una difesa da ricostruire. Lo ha detto a chiare lettere Bruno Tedino, che la scorsa settimana attendeva rinforzi nel reparto arretrato e adesso se ne ritrova ben tre. Il primo tra questi, per tempistiche e per esperienza nel calcio italiano, è Giuseppe Bellusci. Già a Palermo lo scorso week end, il centrale calabrese ha dovuto attendere qualche giorno prima di veder formalizzato il proprio approdo in maglia rosanero. Colori che caricano il difensore, con una sola parola d’ordine per la stagione che inizierà domenica: «Ambizione». La ripete spesso, Bellusci, questa parola. Vuole sottolineare la sua volontà di puntare in alto, ma soprattutto quella della società: «Ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda». Nel contesto attuale, in cui il Palermo è nel bel mezzo di un’indagine della Procura e deve pure fare i conti con la contestazione dei tifosi, rimane comunque difficile vedere il bicchiere mezzo pieno: «Un po’ di negatività è normale – prosegue il difensore -. Io penso solo a fare il mio lavoro al massimo. Il direttore, il presidente e l’allenatore hanno l’ambizione per fare una squadra altamente competitiva. Inutile nasconderci, la promozione è l’obiettivo». Proclami immediati, dunque, perché il blasone del Palermo e la forza della squadra lo impongono. Così come lo impone un obbligo su tutti, quello di ricucire un rapporto con la tifoseria giunto ai minimi storici: «Questo dipende solo da noi. Capisco la protesta, ma per il bene della città e della squadra dobbiamo cercare di battagliare contro lo stesso nemico, che è il campionato di Serie B». Un torneo lungo e complicato: «Il livello delle squadre si è alzato – conclude Bellusci – ma noi possiamo dire la nostra per vincere». Obiettivo chiaro per tutti, dunque, anche per chi ancora non ha messo piede al campo di allenamento. Perché per rinforzare il reparto difensivo è arrivato l’ultimo tassello, l’ennesimo giovane proveniente dalla Polonia. Dopo Murawski e Szyminski (ufficializzato ieri, presentato oggi pomeriggio) è il turno di Pawel Dawidowicz, ventiduenne proveniente dalla squadra B del Benfica e pronto a misurarsi col calcio italiano: «Il Palermo è un grande club e vogliamo tornare subito in A», sono state le prime parole di Dawidowicz una volta atterrato a Punta Raisi verso le 13.45 di ieri. «Il primo obiettivo è quello di ritornare in Serie A – ribadisce il centrale polacco -parlerò ovviamente col tecnico e sarà lui a darmi l’ok per giocare sin da subito o meno. Meglio che sia lui a esprimersi anche sul mio ruolo». Dawidowicz, infatti, può giocare anche da riferimento in mediana davanti alla difesa, anche se il suo ruolo è quello di centrale nel reparto arretrato. In ogni caso, può dividere il posto con i vari Cionek, Szyminski e Murawski, i connazionali che ritrova adesso in Sicilia: «Non vedo l’ora di incontrarli – conclude Dawidowicz – per me è un bene trovare altri polacchi con cui parlare, però io sono qui per imparare l’italiano. E giocare a calcio, ovviamente”.