“Una settimana ancora per concludere l’affare. Quello che serve a Paul Baccaglini per pianificare l’investimento e alle banche per dare l’ok definitivo all’operazione relativa al passaggio di proprietà del Palermo. Le ultime fasi convulse di una trattativa che non trova il lieto fine vedono ancora protagonista il presidente del club rosanero e l’istituto di credito britannico incaricato di valutare tutti i documenti che porteranno al closing. E il Palermo, con la sua retrocessione in Serie B, non ha certo agevolato lo svolgimento dei negoziati. Perché la svalutazione dell’organico e la necessità di pianificare nuovamente il budget in base ai mancati introiti dovuti al ritorno tra i cadetti hanno rallentato ulteriormente i tempi di una trattativa dilatatasi ben oltre i limiti prefissati. Dal 30 aprile all’8 maggio fino ad oggi, giornata in cui Baccaglini sperava quantomeno di portare a termine la due diligence. Potrebbe volerci qualche giorno in più, dato che lo «squadrone in giacca e cravatta» assoldato dall’ex inviato delle Iene deve ancora sbrigare una serie di questioni inerenti alla trattativa. Tutto ciò proprio nelle settimane conclusive del campionato, quelle in cui anche i tifosi hanno iniziato a farsi sentire chiedendo chiarezza all’aspirante acquirente del club di viale del Fante. Chiarezza che al momento sostituita da un lungo silenzio e da poche certezze, dato che i registri delle imprese in Italia e nel Regno Unito continuano a non dare alcun riscontro sulla creazione della YW&F Global Limited, la società che risulterà controllante del Palermo una volta concluse le operazioni per il passaggio di proprietà del club da Zamparini a Baccaglini. Una mancanza minima, dato che la società può essere costituita nello stesso giorno in cui si otterrà il via libera per completare l’acquisto del pacchetto azionario, ma evidente come ancora il semaforo Verde dalle banche non sia arrivato. Baccaglini aspetta, Palermo pure”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.