L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato l’attacco rosanero alternativo che scenderà in campo contro il Parma. Ecco quanto si legge:
“Coronado dipendenti o Nestorovski dipendenti? Un dilemma a cui il Palermo potrebbe aver trovato risposta sabato in quel di Ascoli, nella prima partita in cui Tedino si è ritrovato senza i due perni del reparto offensivo dal primo minuto in contemporanea. E se per il brasiliano ci sono chance piuttosto ottimistiche di vederlo in campo da titolare con il Parma, per il macedone c’è l’assoluta certezza di doverne fare ancora a meno causa impegni con la Nazionale. Per l’attacco di scorta del Palermo sarà dunque l’ennesima prova d’appello per dimostrare di essere all’altezza di un posto nei primi undici, la prima al «Barbera» dopo quelle di Brescia e, appunto. Ascoli. Zero gol in due partite per Embalo e La Gumina, i due prescelti (praticamente obbligati) per prendere l’eredità degli assenti, ma è evidente come i due non riescano ancora ad ingranare. Pure Zamparini ha voluto sottolineare quanto abbia perso l’attacco senza i suoi due elementi molto convinto sia della difesa che del centrocampo – ammette l’imprenditore friulano al sito ufficiale del Palermo – anche se naturalmente abbiamo avuto defezioni molto importanti. Senza Nestorovski, senza elementi come Aleesami che assicurava la spinta sulla sinistra o Coronado che è il nostro giocatore di maggior classe, è stato bravo Tedino a mettere la squadra in campo. Ci mancano tante occasioni da gol e creiamo poco davanti, speriamo di migliorare. Una speranza che passa da un altro elemento costretto a saltare la sfida col Parma, che finora sta deludendo le aspettative divenute alte dopo la tripletta al Virtus Francavilla e la rete all’esordio in campionato con lo Spezia. Le uniche firme di Trajkovski in questa stagione, per poi tornare ad essere il Trajkovski delle due annate vissute in maglia rosanero. Incostante, come talvolta ha ammesso Tedino, se non addirittura un giocatore che ha dato quasi zero alla squadra. Frecciata partita dall’arco di Zamparini, che non le manda a dire al macedone apparso spento dopo un inizio di campionato incoraggiante: «Io aspetto e spero che torni il Trajkovski di tre anni fa, perché tecnicamente può fare la differenza. Fino ad ora ha fatto pochissimo, tranne che per la prima partita». […]”.