Da Foschi a Faggiano. Zamparini in quattordici anni ha avuto dieci direttori sportivi. E se Foschi, arrivato con Zamparini nel 2002, è stato l’artefice del «travaso» da Venezia a Palermo coinciso con il periodo d’oro rosa chi è arrivato dopo – fatta qualche eccezione – ha sempre faticato. Il ds romagnolo è rimasto in Sicilia fino al 2008 portando a Palermo i vari Toni, Zaccardo, Barzagli e Barone. Il suo sostituto, Walter Sabatini ha portato all’ombra di Monte Pellegrini gente del calibro di Kjear, Ilicic, Bacinovic, Pinilla e soprattutto Javier Pastore – i legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” -. Dimessosi Sabatini, arrivò in Sicilia prima Sogliano e poi Cattani. Il primo puntò su Barreto, Alvarez, Aguirregaray, Lores, Kurtic, Zahavi ecc., mentre Cattani piazzò il colpo Dybala. Nel 2012 torna Perinetti, dopo le esperienze con Ferrara e Sensi. Ma dopo poco tempo il patron rosanero decide di cambiarlo con Lo Monaco arrivarono in 11, compreso Sorrentino, ma i rosanero scesero in B. Zamparini perciò decide di richiamare Perinetti che riporta immediatamente i rosanero nella massima serie. Via Perinetti, dentro Ceravolo che porta a Palermo Gonzalez, Chochev, Joao Silva, Emerson, Feddal, Quaison e Bamba. Ceravolo lascia e al suo posto viene promosso Baccin che mette in mostra tanti giovani della Primavera. L’estate scorsa è toccato a Gerolin che punta su Hiljemark, Benali, El Kaoutari, Trajkovski e Brugman. Questa estate, infine, era iniziata con Foschi che ha ceduto Vazquez al Siviglia e sistemato la querelle con Mascardi. Adesso il timone passa a Daniele Faggiano.