Giornale di Sicilia: “Gruppo in campo senza certezze. Questo Palermo non è mai stato una vera squadra”
“Contro l’Atalanta il Palermo ha sciupato una clamorosa occasione per tornare in corsa per la salvezza, vanificando i vantaggi del calendario che a questo punto del campionato non è più favorevole ai rosa, piuttosto al Carpi. Che ha due gare interne contro Empoli e Lazio e una esterna contro l’Udinese che all’ultima giornata potrebbe essere già salva. E potrebbe trovare la Juve già sicura della scudetto. Per dire che seppure importantissimo per restare in corsa la gara di domenica a Frosinone avrà un valore relativo se il Carpi batterà l’Empoli. […] Si va verso una retrocessione quasi cercata, perché mai negli ultimi anni le dirette avversarie per restare in A erano state tanto fragili. Sarebbe bastato poco, un paio di pedine e non cedere Rigoni, per staccare Carpi e Frosinone. Sarebbe bastato non consentire a Sorrentino lo sfogo di Verona, né prendere un allenatore come Schelotto che per quanto bravo non poteva allenare. Nel caos s’è preso uno che non parlava una parola in italiano. Insomma, a gennaio il Palermo pur vincendo due partite s’è scavato la fossa. Oggi la tristezza forse anche la rassegnazione, sembra avere preso il sopravvento. Mercoledi gli ultrà non hanno neppure protestato. Sanno che forse è inutile, perché la squadra non si cambia con le minacce. E a nostro parere è ingeneroso prendersela con Struna o con Chochev. Non è sostituendo Struna con Rispoli che si cambia la squadra. Quante partite non ha giocato lo sloveno, eppure i risultati sono stati sempre gli stessi. Perchè quello che sta emergendo in modo chiaro che il Palermo non è una squadra, è un gruppo di giocatori che va in campo senza alcuna certezza. Chiedendosi quale sia il ruolo del tecnico di turno e che senso ha avuto lavorare in una certa maniera in settimana se poi i “consigli” di Zamparini hanno stravolto tutto […]”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.