“Della nuova proprietà del Palermo, tra annunci e conferenze, è venuto allo scoperto solo un ramo. Per com’è impostato il progetto dirigenziale, saranno diverse le concessioni verso il tronco, quella società madre che ancora nessuno ha voluto svelare. «Esigenze di mercato», perché diverse di queste ramificazioni sono quotate in borsa e a quanto pare tutto l’albero è inserito in qualche listino azionario. La Global Futures Sports&Entertainment non è la controllante del Palermo ma la società che rappresenta tre azionisti (Richardson, Sheehan e Cleverly) su un totale che ancora non è quantificabile. Forse non lo sarà mai perché la società madre sfrutterà la propria posizione in borsa per attirare nuovi investitori. La base parte da lì, ma attorno ci sono diverse società e l’atto notarile dovrebbe essere stato firmato dalla stessa società e non dal gruppo rappresentato da Richardson. Lo stesso Richardson, inoltre, è direttore di Sports Capital Group Investments, società da un capitale pari a 100 sterline e nata lo stesso giorno della firma dal notaio. Coincidenze? No, e i dubbi aumentano perché se si scorrono i nomi degli altri soci, spunta Emanuele Facile, che di mestiere fa il consulente finanziario per banche e imprese, svolgendo la propria attività all’interno di Finacial Innovations” […]. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” parlando degli investitori che hanno acquistato il Palermo calcio.