“Si chiuso ad Empoli il peggior girone d’andata nella storia del Palermo. Dieci punti in diciannove partite, una media che il Palermo non ha mai raggiunto nemmeno nelle due stagioni numericamente peggiori: nel 1962/63 e nel 1969/70 i rosa si presentarono al giro di boa con soli nove punti (5 pareggi e 2 vittorie, al cambio attuale 11 punti), ma il numero inferiore di partite (nel
62/63 il torneo era a 18 squadre, addirittura a 16 nel 69/70) e soprattutto
i due punti a vittoria lascerebbero il record poco invidiabile a quello raggiunto dall’edizione 2016/17 del Palermo. Un bottino magrissimo, anche messo a confronto con le ultime due stagioni, quando i rosa portarono a casa ventuno e ventisei punti. Nemmeno nell’anno dell’ ultima retrocessione si riusci a fare peggio, con quindici punti al giro di boa. Cambiano le squadre, cambiano i campionati, ma per il Palermo c’è una certezza: sotto i tredici punti si va (quasi) sempre in Serie B. Solo la stagione 1952/53 vide i rosa salvarsi per il rotto della cuffia, con un quindicesimo posto finale, ma nell’era dei tre punti equivale ad una condanna. Solo una squadra, da quando la Serie A è tornata a venti squadre,
riuscita a salvarsi partendo da una situazione identica a quella della squadra di Corini: il Cagliari di Davide Ballardini, nella stagione 2007 /08, ottenne la salvezza grazie a trentadue punti raccolti nel girone di ritorno. Anche i sardi, proprio come questo Palermo, chiusero il girone d’andata a quota dieci punti e a sette lunghezze di distanza dal quartultimo posto. Un caso piü unico che raro, al quale i rosa dovranno “ispirarsi ” per cercare quello che avrebbe tutti i crismi del miracolo sportivo. Lo sarebbe davvero, considerando che mai nella sua storia il Palermo si trovato in una situazione del genere. Le prestazioni delle dirette concorrenti stanno evitando un ulteriore tracollo ai rosa, che in un modo o nell’altro riescono quantomeno a mantenersi al terzultimo posto (sebbene Crotone e Pescara abbiano una partita in meno), ma il distacco dalla zona salvezza ad essere preoccupante. Soltanto nel 2012 / 13, campionato concluso con il ritorno in serie cadetta, il Palermo si presentò a metà stagione in una posizione peggiore. La squadra di Gasperini terminò il girone d’andata al diciannovesimo posto, ma con soli tre punti di distanza dalla salvezza. L’impresa fallita quattro anni fa, calcoli alla mano, era decisamente più fattibile di quella a cui sono chiamati i rosanero in questo campionato. L’unica situazione paragonabile a quella attuale si pub andare a ritrovare negli anni ’60: nel 1962/63 che il Palermo si trovò ultimo a metà del suo cammino per l’unica volta nella sua storia in massima serie, seppur a cinque punti di distacco dalla zona salvezza. L’esito di quel campionato fu scontato: retrocessione senza appello e ultimo posto in classifica confermato anche al termine della stagione, senza alcuna speranza di rimonta nel corso del girone di ritorno. Un presagio da evitare in ogni modo, anche se la strada tracciata in questi mesi sembra ripercorrere le orme di quei campionati di un’era fa. Recuperare sette punti partendo da un totale di dieci un’impresa ai limiti dell ‘impossibile, mai riuscita a nessuno se si esclude I ‘incredibile rimonta del Cagliari di nove anni fa. I sardi dovettero però realizzare la bellezza di trentadue punti nel girone di ritorno per salvarsi. Uno score che a Palermo s’è visto solo con Delio Rossi nel 2010. E questo Palermo, con quella squadra, ha in comune solo i colori”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”. Di seguito una tabella sullo score degli ultimi anni: