Giornale di Sicilia: “Gila, falli viola!”

“Indomito e generoso, dispensatore di consigli ai più giovani, paziente e implacabile, protagonista di zero Polemiche, anche se qualche suo mal di pancia, sarebbe stato lecito. Uno cosi, uno come Alberto Gilardino. I’uomo e il calciatore, avrebbe fatto molto comodo alla Fiorentina di quest’anno, partita sparata ma incapace di volare altissimo per tutti i mesi del campionato, col fiato corto in attacco negli ultimi tempi. I viola, a cui il bomber di Biella sperava di restare aggrappato la scorsa estate – ma che non I ‘hanno avrebbero avuto bisogno di uno come «Gila». Alla corte di Sousa hanno fatto bene Ilicic e Kalinic, che sono fermi a quota 13, ma alle loro spalle, in termini realizzativi, c’è il vuoto o quasi. Avrebbe fatto comodo l’atavica fame del gol del ragazzo piemontese, che ha poi accettato la corte del Palermo e un contratto triennale (chissà quanto vacillerà questo accordo in caso di malaugurata retrocessione). Adesso, su fronti opposti, il numero 11 rosanero e la Fiorentina si sfidano in una partita che per il Palermo potrebbe rappresentare — a seconda delle combinazioni con i match di Carpi e Udinese – I ‘ennesimo fiato di speranza, la condanna alla B o una seria ipoteca sulla permanenza nel massimo campionato. Tutto fuorché un incontro…normale. Contro una realtà, quella fiorentina, che per Alberto non sarà mai normale. Contro la sua ex squadra Gilardino viaggia alla media di un gol ogni due gare, ne ha segnati sette in quattordici incontri (vincendone solo due, però, e in entrambi i casi senza firme personali). Ha colpito i gigliati, prima di giocarci, con la maglia del Parma e del Milan, e anche da ex, con il Genoa e il Palermo, ma senza mai conquistare i tre punti grazie alle proprie reti. C’è insomma un tabù da sfatare, segnare e far Vincere la propria squadra, contro i gigliati, qualcosa che gli manca, ma c’è tempo per le prime volte. Il suo primo gol alla Fiorentina risale al febbraio 2005, a pochi minuti dalla fine rese meno amara la sconfitta del Parma 2-1. ln rete in rosanero, quella della gara d’andata in questo campionato, è stata purtroppo inutile, scorso gennaio l’attaccante perse il confronto con i colleghi viola. Ilicic fece un figurone e una doppietta, a Gilardino – allora lasciato inizialmente in panchina da Ballardini — non restò che accorciare momentaneamente le distanze, col temporaneo 1-2 di testa (bruciando sul tempo Rodriguez), prima del tris della Fiorentina nel recupero. ln precedenza Alberto ha colpito  la formazione toscana con il Genoa: nel gennaio 2014 partecipò al 3-3 dei rossoblù sul campo della Viola, segnando la prima rete su rigore (probabilmente inesistente alla squadra di Montella in lotta per la Champions: l’andata era stata meno entusiasmante per il Grifone, Perin disastroso tra i pali, ma con Gilardino puntualissimo all’appuntamento col gol, sebbene sul parziale di 0-3, con un diagonale in corsa al volo. Con la maglia del Milan, contro la Fiorentina è stato protagonista due volte, al «Franchi». Ma senza mai conquistare i tre punti. Nel dicembre in Toscana, finì 2-2, con doppiette del Gilardino rossonero in (sinistro fulminante su lancio di Brocchi) e chiusura di match (perentorio colpo di testa). L’anno prima, nel novembre 2005, arrivò una brutta sconfitta al cospetto dei viola di Toni (autore di una doppietta): un 3-1 la Fiorentina con una montagna di polemiche, perché dopo il momentaneo 1-1 di «Gila» deviazione di testa su cross di Serginho — il possibile 2-2, regolarissimo, firmato da Alberto su cross di Rui Costa, fu annullato clamorosamente. A quest’ora, con quella rete, il bomber del Palermo avrebbe già raggiunto Del Piero e Signori a 189 nel campionato di serie A. Domenica riprenderà la corsa ai due mostri del calcio italiano contemporaneo. E se anche non gonfiasse la rete, vedi successo con la Samp. lui sa spesso come squassare le difese…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.