L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia”, parla ancora del caso Alyssa e spiega le decisioni assunte da Giammarva e dall’attuale presidente Daniela De Angeli. Ecco un estratto:
[…] All’epoca dei fatti il presidente è Giovanni Giammarva ed è sua la proposta di accantonare questa cifra a garanzia di un credito «ridotto di 17,2 milioni di euro (pari al 43% del totale) con un residuo pari a 22,8 milioni di euro». Quei famosi 22,8 milioni che si sarebbero accollati i finanziatori inglesi pur non essendoci ancora prova di un loro acquisto di Mepal. Nel bilancio firmato lo scorso 26 ottobre dal CDA, con Daniela De Angeli presidente, questo fondo viene pure menzionato in merito al credito verso Alyssa: «Contrariamente a quanto esposto nella situazione economica e finanziaria al 31/05/2018, nella quale era stato prudenzialmente accantonato l’importo di 5 milioni di euro a rettifica di detto credito, in sede di stesura del bilancio al 30/06/2018 la società ha ritenuto che siano venute meno le motivazioni che avevano determinato tale scelta». Eppure basterebbe leggere un rigo sopra per capire come le motivazioni, in realtà, ci fossero: «Il credito nei confronti di Alyssa S.A per 2,8 milioni di euro è scaduto al 30/06/2018» e non è mai stato riscosso. Chi ha firmato il bilancio a fine Ottobre non poteva non esserne al corrente, considerando che «in data 23 luglio 2018 la società si è attivata per richiedere formalmente con lettera raccomandata ad Alyssa il pagamento di 2,8 milioni»”. […] Tra l’invio della raccomandata e la rassicurazione di Alyssa si incastonano le dimissioni di Giammarva e gli ormai noti dissidi con Daniela De Angeli che potrebbero trovare in questa vicenda una spiegazione”.