“La confidenza non era solo tra Di Trapani, che agiva come professionista, ma anche tra Giammarva e Sidoti che sarebbero stati vicini prima della vicenda Palermo. Parlando con una persona a lui molto vicina, l’avvocatessa Palazzolo, Sidoti manifestava la profonda conoscenza del presidente del Palermo: «È un picciottazzo, abita nel palazzo di fronte al mio, che ci abita pure la suocera (Maria Falcone, ndr) lo tengo sempre a bagnomaria, nel senso che quando mi vede non sa mai come si deve porre. Ci conosciamo da tanto tempo, non è che abbiamo rapporti di frequentazione, però diciamo che quando ci vediamo il babbio è sempre abbastanza all’ordine del giorno… Quando c’è stata la pendenza del procedimento abbiamo evitato». E al presidente della sezione, Giovanni D’Antoni, aveva detto: «Giammarva non sa nemmeno quello che ha a casa sua per pranzo». In un’altra conversazione del 21 aprile scorso, Sidoti rimproverava bonariamente al «conoscente» di non sapere nemmeno i nomi dei giocatori del Palermo sebbene ne fosse presidente”. Questo un estratto di quanto scrive “Il Giornale di Sicilia” oggi in edicola parlando dell’indagine della Procura di Caltanissetta sul Palermo calcio.