L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” analizza la posizione dei creditori, nell’inchiesta realitva all’istanza di fallimento del club rosanero presentata dalla procura di Palermo:
“Creditori (poco) insoddisfatti. Uno dei criteri rivelatori delle crisi aziendali poggia sull’atteggiamento dei creditori e tra i debiti indicati da Colaci «la voce di maggior rilievo (circa ii 50%,30 milioni) è rappresentata proprio da fornitori, che, a quanto risulta, non hanno, ad oggi, intrapreso iniziative concorsuali». I presunti falsi nei bilanci (oggetto dell’inchiesta penale del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dei pm Fusco, Dessi e Scaletta) depositati al 30 giugno del 2014, 2015 e 2016, sarebbero stati creati «allo scopo di creare falsi valori contabili utili alla società per azzerare la perdita di esercizio generatasi nel biennio 2015-2016, che avrebbe causato l’azzeramento del capitale sociale». Gli «indici di decozione» segnalati dal consulente dei pm non appaiono però decisivi ai periti super partes. […]”.