Stellone ieri ha cominciato ufficialmente la sua seconda avventura a Palermo. Il tecnico, rispetto a Tedino, ha delle vedute di gioco diverse e quindi in questi giorni lavorerà per spiegare ai calciatori cosa vuole vedere in campo, ma non sarà difficile per lui visto che ha già allenato i rosanero al termine della scorsa stagione. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de il “Giornale di Sicilia” in merito a questo:
“Un nuovo primo giorno. Stellone è tornato a Boccadifalco per dirigere il Palermo, senza fornire chissà quali rivelazioni sul piano tattico, considerato il turno di riposo di cui godranno i rosa questo fine settimana. Il suo ritorno però è servito subito ad una cosa: compattare un gruppo che con Tedino ha mostrato non poche crepe. Riunione di squadra, con tutti i giocatori a cerchio, per dare il benvenuto (o meglio il bentornato) all’uomo scelto ancora una volta da Zamparini per dare l’assalto alla serie A. In campo anche Foschi, attento osservatore di una situazione che andava raddrizzata prima che fosse troppo tardi. Ha seguito a distanza il colloquio squadra-tecnico e dopo ha parlato con Struna per il quale si sta trattando il rinnovo di contratto. Ripartire dal campo, ad esempio, sfruttando lo «spezzatino» causato dal turno di riposo e dallo stop nazionali. Stop utile per impostare la squadra secondo i primi dettami tattici. Ieri nei minuti finali di allenamento Stellone ha fatto disputare una partitella e l’unica certezza al momento è il ritorno della difesa a 4 che già la scorsa stagione aveva voluto impostare. Anche Tedino l’aveva ripresa e a Sappada provava spesso il 4-3-1-2 o il 4-3-2-1, ma al termine della preparazione il tecnico era nuovamente passato alla difesa a 3. Stellone potrà anche contare nuovamente su Chochev, Rispoli e Struna, che hanno svolto parte dell’allenamento in gruppo e poi un lavoro differenziato per poter gradualmente rientrare. Per Murawski invece solo terapia a scopo precauzionale. Il tecnico sa di avere bisogno di tempo per incastrare tutti i tasselli di una squadra che già conosce ma non alla perfezione e che in questa stagione è partita con diversi cambi. Ha più alternative in difesa, ha gli stessi dilemmi sulle fasce a centrocampo e in attacco dovrà far convivere Puscas, Nestorovski e Trajkovski. Senza contare il dilemma Falletti, assente anche ieri per il grave lutto che ha colpito la sua famiglia. Già Tedino ha dovuto spostarlo nel ruolo di mezzala, se Stellone dovesse riproporre il 4-4-2 verrebbe fuori un Coronado bis, col rischio di vederlo giocare sulla fascia. Dubbi sui quali il tecnico ha ancora sette giorni per poterci lavorare”.