“Carlos Embalo oggi può dirlo: lui ce l’ha fatta, fatica ad ammetterlo, anche perché la strada da fare col Palermo è lunga, ma sa di aver esaudito un desiderio che in tanti sperano di poter concretizzare. Tanti ragazzi più giovani di lui, con una storia simile alla sua. Scampati alla povertà e alle guerre, i minori ospitati dall’associazione Asante Onlus hanno trovato in Sicilia l’accoglienza e la speranza per poter iniziare una nuova vita, lontano da casa. Vengono da Costa d’Avorio, Senagal, Gambia, Nigeria, Mali, Burkina Faso e pure dalla Guinea, paese d’origine di Embalo, che nel vedere così tanti giovani con alle spalle una storia simile alla sua non ha saputo trattenere l’emozione: “Stare insieme a loro mi fa ricordare il paese da dove vengo, la mia famiglia, i miei amici. Sono veramente felice. Una cosa incredibile». Tutti presenti allo stadio “Barbera”, per una delle attività esterne svolte dall’associazione nella città di Palermo, i ragazzi ne hanno approfittato per scattare una foto con l’ala rosanero e farsi firmare qualche autografo. Qualcuno ha anche chiesto a Embalo come fare per sfondare nel mondo del calcio: «Ho già parlato con un ragazzo che vuole diventare come me, vuole fare il calciatore. Deve crederci, nulla impossibile». Sempre col sorriso in volto, perché il Pallone è l’ultimo dei problemi: «Noi africani siamo così, nonostante le difficoltà è tutto quel che abbiamo passato, siamo sempre sorridenti. Spero che questi ragazzi possano trovare il modo per superare le loro difficolta. So che non facile, però devono crederci». Hanno fatto il tifo per Iui, i 138 ragazzi ospitati nei centri Azad ed Elom, molti dei quali appassionati di calcio e divenuti tifosi del Palermo. Tifosi di Embalo, in particolare, perché nel numero 11 rosanero vedono il loro sogno realizzato, la chance di giocare in Serie A dopo anni di attesa, la bella prestazione del guineano contro il Crotone non è passata certo inosservata, tant’è che non sono mancati i complimenti per la partita di domenica. L’ala giunta in Sicilia nel 2013, però, non vuole lasciarsi distrarre dagli applausi per la prova offerta pochi giorni fa: “Sono contento, siamo Sulla strada giusta. Il campionato, però, ancora lungo. Adesso dobbiamo vedercela con l’Atalanta, una squadra che non sta facendo bene, ma benissimo. Dobbiamo vincere per forza, sono tre punti troppo importanti per la nostra salvezza». […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.