“Vincere o affondare e voltare pagina. Ufficialmente nessuno parla di ultimatum, ma domenica solo se i rosa batteranno la Lazio sarà possibile continuare a vedere Roby De Zerbi in panchina. In caso contrario certe dichiarazioni di fiducia ed entusiasmo, che si sono susseguite negli ultimi due mesi, andranno in archivio come blob di frasi che fanno solo sorridere. Se invece il Palermo tornasse a conquistare tre punti dopo più di due mesi il progetto tecnico potrebbe continuare, seppur con qualche crepa e con la speranza di “galleggiare” dignitosamente fino al mercato di gennaio, dove servono acquisti veloci, nei primi giorni dell’anno nuovo, non sul gong delle trattative. Non mai bello legare a soli novanta minuti il destino di un allenatore, ma sarà quasi certamente cosi. Ieri, come il giorno prima, Zamparini ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali. La tranquillità di qualche tempo fa si sta mescolando alla preoccupazione di aver commesso un azzardo, affidando il nuovo corso all’ex tecnico del Foggia. Sullo sfondo non ci sono tante alternative fra gli allenatori a spasso. Ballardini — nonostante una fresca rescissione contrattuale – resta un’ipotesi plausibile per un’eventuale successione: domenica sera un dirigente rosanero ha provato a chiamare, invano, il tecnico romagnolo, ma i contatti potrebbero rinsaldarsi nei prossimi giorni. Un esonero significherebbe un esborso notevole (fra contratto per il nuovo allenatore, pagamento degli emolumenti a De Zerbi e della penale da mezzo milione di euro in caso di licenziamento), che fin qui è stato un freno alla “rivoluzione”, ma su cui si potrebbe passar sopra se la situazione precipitasse. […]. Quella di domenica sarà una chance che De Zerbi giocherà alla sua maniera, senza tentennamenti, sperando di recuperare qualche infortunato, ma senza snaturare atteggiamento e tattica. E senza new entry al suo fianco, come sembrava in un primo momento. La possibilità di vedere I’aspirante allenatore Dario Simic — croato, ex Inter e Milan, cento presenze nella propria nazionale — come nuovo componente dello staff tecnico di De Zerbi al momento sembrano pari quasi a zero. Zamparini aveva pensato a Simic come collaboratore per la fase difensiva, ma I’ipotesi non ha fatto fare salti di gioia a De Zerbi, che si fida ciecamente dei propri uomini, ovvero Davide Possanzini e Pasquale Catalano. Oltre alla squadra dei preparatori atletici. In passato Zamparini era riuscito a inserire in corsa un componente nello staff di un suo allenatore, ad esempio quando. nell’ottobre 2014, affiancò Fabio Viviani come tattico di lachini. De Zerbi non vuole “tutor” per curare parte del lavoro sul campo. Domenica o la va o la spacca”. Questo quanto riportato oggi da “Il Giornale di Sicilia”.