Giornale di Sicilia: “Dal precario all’emigrato, al botteghino si torna in coda”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato il parere dei tifosi in merito al prezzi ababssati in vista del match contro il Foggia. Ecco quanto si legge:

“La coda formatasi ieri pomeriggio all’apertura del botteghino del «Barbera» è un segnale di come la decisione di abbassare i prezzi per le partite casalinghe del Palermo sia stata accolta positivamente della tifoseria. C’è chi ha atteso proprio gli sconti per tornare allo stadio e chi, pur mancando da tempo sugli spalti, ne approfitterà per tornare a spingere i rosa: «Porterò con me degli amici che non vanno allo stadio da più di vent’anni – ammette Giovanni Meli, in coda ieri alla biglietteria sud «Speriamo possa servire a qualcosa, ma l’impressione è che la gente sia stufa di Zamparini e non credo che lo stadio tornerà a riempirsi. Sicuramente ritrovare il pubblico può servire ai giocatori per il morale dopo la batosta di Empoli». Iniziativa premiata anche da Vincenzo Mattaliano: «Aspettavo proprio che abbassassero i prezzi per tornare, sono un precario e ci tenevo a tornare allo stadio. Per me è stata una buona decisione, anche perché è importantissimo avere la gente vicina alla squadra». C’è anche chi, come Francesco Gualniera, spera che possa essere un punto di partenza nel rapporto tra Zamparini e la città: «Speriamo che il patron dimostri di essere dalla parte degli spettatori e della città meritiamo una grande squadra. Tornando in Serie A saranno in tanti a rientrare allo stadio e io stesso sono pronto a tornare con mia moglie e mio figlio». Non mancano le voci fuori dal coro, come quella di Camillo Giambertone, che vorrebbe vedere un cambio di rotta in società: «Vivo in Corsica da venticinque anni e certi giocatori del Palermo ora li vedo nel Paris Saint-Germain. Un’iniziativa del genere, per me, è sbagliata. Va cambiata la politica del club, non abbassare i prezzi. L’entusiasmo si crea quando la squadra va bene, non con i biglietti scontati». Intanto anche lui si è messo in fila”.