“Ha il volto di chi ci ha sempre creduto, Eugenio Corini. Lo ha sempre detto, anche a dispetto di chi continuava a chiedersi chi lo avesse spinto ad accettare un’impresa. Sulla carta impossibile, quella di salvare il Palermo. Impossibile fino a pochi minuti dal termine di Genoa-Palermo, con i rossoblù in vantaggio e con i rosanero diretti verso la decima sconfitta consecutiva. Una striscia ereditata da una situazione precedente, con tutti gli effetti del caso: «Oggettivamente quindici giorni fa la squadra era sfiduciata – ha ammesso Corini Abbiamo fatto bene a Firenze, abbiamo sentito il peso di dover vincere col Chievo e siamo andati subito sotto, perdendo la partita. Col Genoa, a parte i primi dieci minuti da incubo, abbiamo fatto molto bene. Abbiamo sfiorato il 2-1 e dopo aver subito due gol abbiamo avuto lo spirito per pareggiare e vincere». Uno spirito che Corini vuole rivedere tra le mura amiche, dove resta da sfatare l’ultimo tabü. Il Palermo ha interrotto la serie di sconfitte consecutive e per la prima volta in stagione ha realizzato piü di un gol, adesso il turno delle vittorie in casa: «Ora dobbiamo tornare a far punti al Barbera, che fondamentale. Domenica scorsa c’è stato un atto di amore verso la squadra, c’erano ventiduemila spettatori e venivamo da una sconfitta. Conosco l’amore della tifoseria e domenica stato doloroso non portare a casa punti. Ai tifosi posso solo dire grazie per quel che hanno fatto e per quel che continueranno a fare». […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.