“Il trattamento subito da Foschi in pieno calciomercato ha reso evidenti le frizioni tra il dirigente romagnolo e la nuova proprietà, ma oggi sarà al campo d’allenamento a seguire la squadra. Nonostante tutto, ovvero nonostante il messaggio di Richardson che ne annunciava il licenziamento da parte di Facile e nonostante quanto proposto dallo stesso Facile agli altri consiglieri cioè «la rimozione dal suo incarico poiché sono venuti meno i vincoli fiduciari» per «ragioni relative al mancato allineamento alle indicazioni provenienti dal Cda». Il consiglio ha dato mandato a Facile di trovare un sostituto, eppure Foschi è lì, sostenuto da un gruppo di tifosi che ha esposto uno striscione per lui. Foschi rimane perché Facile non trova uno sostituto e non è ancora licenziato. Allo stesso modo rimane saldo sulla poltrona Richardson le cui le dimissioni non sono ancora arrivate pur essendo in contrasto con l’Ad. Una guerra a tre che al momento non vede vincitori, ma sicuramente vede un Palermo in crisi. Lunedì è prevista una riunione del collegio sindacale che ha già inviato una lettera per ottenere chiarimenti sulla «situazione di squilibrio finanziario» in cui versa la società” […]. Questo un estratto di quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” che parla dei contrasti in seno al Palermo.