“Un’estate e due partite ufficiali per rendersi conto che senza il trequartista, senza la scintilla che fino a pochi mesi fa arrivava dai piedi di Franco Vazquez, non si riesce ad incidere in attacco. Il Palermo torna ad avere un fantasista dietro le punte, chiamato ad inventare per gli attaccanti e per chi si inserisce dalle retrovie, in modo da poter dare nuova linfa ad un reparto offensivo praticamente inattivo nelle due partite disputate contro Bari e Sassuolo. Alessandro Diamanti è l’uomo scelto da Daniele Faggiano per dare al Palermo quella fantasia che finora è mancata, quella capacità di cambiare le partite con una sola giocata che può diventare fondamentale nella lotta alla salvezza. Il trequartista toscano, reduce da sei mesi in prestito all’Atalanta, attende solo di concludere le ultime formalità col Guangzhou Evergrande per potersi liberare dal contratto col club cinese e accasarsi definitivamente al Palermo, dove è chiamato a cambiare volto ad una squadra apparsa spaesata dalla trequarti avversaria in su. Con Diamanti, che Ballardini ha già avuto a disposizione per metà stagione a Bologna nell’anno della retrocessione in Serie B, il Palermo torna a giocare col trequartista, figura abbandonata dopo l’addio di Vazquez per un più lineare 3-4-3. II modulo adottato dal tecnico ravennate, però, non ha dato affatto l’impressione di essere adatto all’idea di calcio offensivo che lo stesso Ballardini si era preposto in avvio di preparazione. Esterni che non puntano l’uomo, un solo centravanti di ruolo in piena fase di rodaggio ed esperimenti bocciati al primo tentativo come quello di Quaison nel ruolo di prima punta. Con premesse del genere, meglio tornare al caro vecchio rifinitore alle spalle delle punte. Se fino avochi mesi fa il ruolo spettava a Vazquez, con Gilardino davanti, adesso tocca a Diamanti, prendere l’eredità del “Mudo”, supportando un altro nuovo arrivo, il sempre più vicino Daniel Ciofani. A completare, l’attacco potrebbe essere Trajkovski, ancora alle prese con l’infortunio al calcagno e in attesa di rientrare a piena disposizione. Le alternative sono le stesse di tre mesi fa: Quaison in prima battuta, con Balogh e Bentivegna alle spalle. In più c’è Sallai, che ha già dato dimostrazione di poter dare il suo contributo. Da capire, invece, come si adatterà Embalo che non è una seconda punta. In ogni caso, pur perdendo in dinamismo, l’attacco del Palermo ne guadagna in fantasia e visione di gioco. Quella che, nella speranza di Ballardini e Faggiano, permetterà all’attacco di sbloccarsi dopo due prove deludenti. Con Diamanti ad ispirare le punte, inoltre, i rosa tomeranno a giocare con un modulo già rodato, avendolo utilizzato nella parte conclusiva della passata stagione. Ultima, ma non meno importante, la precisione del mancino toscano sui calci da fermo. Il Palermo torna ad avere un battitore di punizioni di alto livello, un’assenza che nella passata stagione poteva essere pagata cara”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.