Giornale di Sicilia: “Col Sassuolo i rosa diversi ma con lo stesso… vestito”

Dalla sfida d’andata al Mapei Stadium alla gara di domenica prossima contro il Sassuolo al Barbera non è passato un girone completo, ma è come se lo fosse. Il 21 dicembre scorso, infatti, il Palermo incassava il terzo ko consecutivo dopo quelli contro Carrarese e Catanzaro, aprendo un periodo critico che avrebbe spinto Dionisi a cambiare profondamente pelle alla squadra.
Come riportato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, quella sconfitta rappresentò uno spartiacque. Da quel momento in poi, il tecnico rosanero decise di rivedere l’assetto tattico, abbandonando la linea a quattro per abbracciare prima il 3-5-2 e poi un più offensivo 3-4-2-1, modulando così il gioco della squadra in maniera più equilibrata ed efficace.
A partire da quella data, il Palermo ha raccolto 21 punti in 14 partite, con un bilancio di 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. Un rendimento che lo colloca al quinto posto tra le migliori squadre del campionato nel periodo, dietro a Sassuolo (32 punti), Pisa (26), Cremonese (24) e Catanzaro (23). Un’inversione di tendenza importante, che passa anche dalla ritrovata solidità difensiva.
Radicini evidenzia come la retroguardia abbia trovato maggiore stabilità, pur dovendo far fronte ad assenze pesanti come quelle di Nikolaou (infortunato) e Ceccaroni (squalificato per due giornate). In alcuni frangenti, Dionisi ha dovuto adattare Blin come centrale difensivo, una soluzione che si è rivelata sorprendentemente efficace.
Il Palermo ha mantenuto la porta inviolata in cinque occasioni nelle ultime 14 partite, con tre portieri diversi protagonisti: Desplanches contro il Bari, Sirigu contro Modena e Juve Stabia, e Audero nelle recenti sfide contro Cosenza e Brescia. Una rotazione tra i pali che, sottolinea ancora il Giornale di Sicilia, dimostra la profondità e l’affidabilità della rosa in un momento cruciale della stagione.
Contro il Sassuolo, domenica, sarà quindi una sorta di esame di maturità: il modo migliore per capire se il nuovo assetto tattico adottato da Dionisi sia davvero quello giusto per affrontare il rush finale e ambire ai playoff da protagonista.