Alla stagione disgraziata del Palermo mancavano solamente le peripezie legate alla trattativa per la cessione delle quote del club. Una trattativa «serrata», come filtra dall’interno, sebbene Maurizio Zamparini si sia dichiarato sereno in più occasioni. Perché l’ex presidente ha trovato un’intesa di massima con Paul Baccaglini, ma le date del closing stanno circondando di incognite l’intera vicenda. II 30 aprile no, l’8 maggio nemmeno e tutta questa settimana rimane piena di punti interrogativi. Da oggi fino a venerdi rimane tutto aperto, con la speranza da ambo le parti di poter evitare un altro rinvio alla prossima settimana. Prospettiva impossibile da escludere, dato che le questioni burocratiche con le banche non sono ostacoli da affrontare in tempi brevissimi. Le tempistiche per portare a termine l’intera operazione non sono state giudicate correttamente, con il 25 aprile e le festività pasquali nel mezzo della trattativa (oltre ai week-end). In tutto sono saltati diciannove giorni dal 6 marzo, data in cui è stato annunciato l’insediamento di Baccaglini in qualità di presidente, al 30 aprile, data prevista per la chiusura della transazione. Dai 55 a 36 giorni per mettere nero su bianco l’intera trattativa, troppo pochi anche a fronte di un ottimismo mai nascosto né da Baccaglini, né da Zamparini. Anzi, lo stesso ex patron ha voluto rassicurare tutti, auspicando una chiusura dell’operazione prima della conclusione del campionato (ovvero prima del 28 maggio), dovendo la nuova proprietà iniziare a programmare la struttura societaria e sportiva del Palermo in vista della prossima stagione. […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.