Giornale di Sicilia: “Closing, corsa contro il tempo. Entro il 10 giugno…”
“II tempo per creare un nuovo Palermo sta per scadere. Due settimane, non di più, poi serviranno firme e accordi. Quelli che Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini hanno raggiunto solamente in forma precontrattuale, ma che di fatto ancora non sono stati ratificati. Molto probabilmente nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore incontro tra le parti per cercare di trovare una strada definitiva verso il closing, stavolta però l’attesa non potrà dilungarsi come accaduto finora. Dalla data fissata in sede di presentazione del nuovo presidente, quel 30 aprile che avrebbe dovuto segnare il passaggio di consegne e che invece si e trasformato in una chimera, tra ritardi legati alle festività e intoppi burocratici nella valutazione dell’intero affare, già passato un mese. Adesso i tempi non potranno dilatarsi oltre le due settimane, a voler essere cauti, perché nel mese di giugno bisognerà avere le idee chiare sullo staff dirigenziale e tecnico a cui affidare la ricostruzione. II weekend del 10 giugno diventa cruciale, salvo aprire scenari sui quali già da settimane Zamparini sta lavorando in via del tutto cautelativa. I giorni a disposizione non sono molti e Baccaglini lo sa, ma dopo aver ottenuto dalla banca londinese il documento che garantisce la copertura sull’operazione rimangono ancora dei passi da compiere verso il lieto fine. Gli avvocati sono ancora alle prese con tutta una serie di carteggi sui conti del Palermo e sullo stato di salute della società, dati che servono ai soci dell’ex inviato delle Iene per poter finalmente presentare sul tavolo di Zamparini l’offerta definitiva d’acquisto del club. Se da un lato c’é l’evidente necessità di tempo per portare a termine l’affare, dall’altro si inizia finalmente a intravedere una mossa da chi sarà realmente l’investitore del Palermo a closing avvenuto. Una volta formalizzata la richiesta di acquisizione delle quote, la conclusione della trattativa sarà solamente una questione di firme. Prima di arrivare a questo punto, però, bisogna superare l’ennesimo scoglio, stavolta relativo all’offerta per il pacchetto azionario. La banca ha dato I ‘ok alla copertura finanziaria, Zamparini e Baccaglini hanno un’intesa di massima, adesso la palla passa ai soci. Poi probabilmente passerà nuovamente alla banca e infine ai due «attori» in gioco sin dall’inizio, il presidente e l’ex presidente, che in queste settimane ha comunque studiato un piano B in caso di un malaugurato finale a sorpresa. I contatti presi con dirigenti e allenatori per sondare la loro disponibilità in caso di mancato accordo sulla cessione del club sono un segnale di come non ci sia l’intenzione di prendere alla leggera l’ipotesi di un futuro del Palermo con Zamparini ancora in carica, ma la strada intrapresa nella trattativa è ben avviata per dare una svolta alla storia di questa società. Anche perché, soprattutto dopo il risultato di domenica con l’Empoli, il Palermo non avrà grosse alternative ad un ritorno immediato in Serie A. Una prospettiva che Baccaglini ha posto come obiettivo unico, ma che con Zamparini sarebbe tutta da verificare. L’attuale presidente si è rifatto vivo dopo settimane di silenzio a ventiquattro ore dall’ultima partita di campionato, per sottolineare come il silenzio imposto sulla trattativa possa solo avere implicazioni positive. Sarà, ma i tempi adesso si fanno più stretti che mai e ogni ritardo può essere decisivo. Soprattutto con giocatori e dirigenti liberi di salutare tutti dal primo luglio”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.