“Tutti in fila per l’addio. Cinque elementi in partenza o a rischio, per un Palermo che al momento ha tamponato la fuga di inizio estate, ma che potrebbe ritrovarsi davanti ad una nuova diaspora. Perché il mercato in entrata ha portato solamente alcuni degli elementi necessari a completare l’organico, con lacune ancora evidenti in alcuni reparti. Di garanzie per i cosiddetti «big», dunque, non ce ne sono ancora. E anche gli «incedibili» di poche settimane fa diventano nomi spendibili nella lista degli addii. La società ha ormai capito di non avere grosse speranze dinanzi alle sirene per Goldaniga, che al Genoa troverebbe la Serie A persa in maglia rosanero e non esiterebbe a trasferirsi in Liguria per ripartire da una nuova avventura. All’interno del club si è passati dall’animo battagliero per trattenere il difensore alla corte di Tedino all’apertura totale nel ricevere offerte. Evidentemente la missione di presentarsi ai nastri di partenza della Serie B con tutti i «pezzi da novanta» (virgolette d’obbligo) in squadra non è destinata ad andare a buon fine, motivo per cui la disponibilità a trattare anche con cifre non certo irrinunciabili è diventata una naturale conseguenza. Lupo parla col Genoa, società che ha già avviato i contatti per potersi accaparrare il centrale classe ’93, ma anche l’incontro con il Sassuolo di quarantotto ore fa lascia aperto uno spiraglio. Non di più, però, perché i rossoblù sono ormai in dirittura d’arrivo. Goldaniga è in pole per lasciare per primo Palermo, ma alle sue spalle c’è Rispoli che già dall’indomani della retrocessione chiede garanzie alla società. Garanzie che all’epoca potevano essere influenzate dalla trattativa per la cessione societaria e che al termine della stessa sono iniziate a vacillare. L’agente dell’esterno lavora (e non certo sottotraccia) per trovare una soluzione e non far giocare il suo assistito in Serie B. Soluzioni che potrebbero portare all’Italia, ma anche all’estero, col Portogallo come possibile alternativa qualora non si dovesse trovare una nuova sistemazione in Serie A. Sta di fatto che il Palermo, nel caso dovesse perdere il primo dei «big», si ritroverebbe dinanzi ad un inevitabile effetto domino che trascinerebbe con sé i pochi elementi salvabili dalla passata stagione. Tra questi c’è Cionek, che si gioca un Mondiale con la Polonia e sa di avere un ostacolo giocando tra i cadetti, anche se il ct della sua Nazionali l’ha rassicurato in questo senso, come si legge anche nell’intervista qui sotto. Su Cionek c’è però il Kayserispor (Turchia), il polacco ha un contratto in scadenza e ogni situazione di mercato legata al suo futuro non può essere slegata da un accordo che tra un anno non sarà più in essere. Prendere per la gola il Palermo non sarà difficile, convincere il giocatore a giocarsi le sue chance di volare in Russia in una vetrina di maggior prestigio nemmeno, anche se il difensore non ha chiesto la cessione al club rosanero. Una cessione che non ha chiesto nemmeno Fulignati, ma che appare inevitabile per il portiere che ha chiuso la stagione da titolare, promosso definitivamente da Bortoluzzi. In Serie B invece toccherà di nuovo a Posavec, dando così il via libera al portiere toscano e a tutti gli altri estremi difensori in rosa. Alastra è ad un passo dall’addio, Fulignati attende novità dall’Empoli (ma lo cerca anche il Cesena) e con Pomini in arrivo è tutto pronto per il pacchetto portieri, avendo un titolare nel croato e una chioccia ideale nell’ex Sassuolo. Tutti addii possibili o probabili, ma mai quanto quello di Diamanti, che però paradossalmente avrebbe un peso diverso per la società. Quella stessa società che ha dapprima escluso il trequartista e poi gli ha aperto le porte della SportArena di Bad Kleinkirchheim, dove si allena con il resto del gruppo in attesa di novità. C’è un ritorno in Serie A sullo sfondo, con la Sampdoria che ha già mostrato un certo interesse nei suoi confronti, ma anche la pista estera rimane viva con lo Swansea che ha fatto più di un sondaggio. Defilato il Perugia, che però insiste nel tentare di aprire una trattativa, mentre quella del Livorno in Lega Pro è al momento solo una suggestione, dinanzi alla quale le probabilità di riuscita sono bassine a causa del pesante ingaggio di Alino che non rinuncerà a cuor leggero a quanto percepisce a Palermo. In ogni caso Diamanti rimane un giocatore in cima alla lista dei cedibili per il Palermo, che ha da tempo deciso di fare a meno del fantasista toscano. Un anno dopo il suo acquisto, Diamanti è diventato un esubero, a dispetto della sua presenza in ritiro. Una presenza che, come quella dei compagni che con lui condividono il campo di allenamento e le sedute defaticanti al fiume che attraversa la SportArena, è sempre più a rischio. Per un Palermo che potrebbe perdere altri pezzi dopo la grande fuga d’inizio estate: una diaspora che ha portato un tesoretto da nove milioni e che nelle prossime settimane potrebbe rimpinguarsi ulteriormente. In attesa di trovare i sostituti”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.