“Caro La Gumina, complimenti per i gol, per la dedica ai suoi genitori. Sembra che domenica sera contro la Lazio lei possa giocare dall’inizio. Senza Vazquez, Novellino dovrebbe affiancare un attaccante a Gilardino e in questo momento lei dà certo più affidamento di Djurdjevic, che fin qui ha convinto davvero poco. Non sappiamo se in termini assoluti lei sia più forte, sul piano dell’esperienza ha tre anni in meno, ma possiede certo qualcosa che il giovane serbo non ha: la vitamina P, «P» come passione, passione per la maglia rosa. Un palermitano nel Palermo è sempre una bella notizia. Negli anni sessanta Tonino Troja infiammava la favorita con i suoi gol. A metà degli anni ’90 in forti economiche il Palermo fu costretto a puntare sui giovani locali e da lì nacque il Palermo dei picciotti guidato da Ignazio Arcoleo. Oggi sarebbe impossibile riproporre un esperimento di quel tipo, tanto meno in una serie A tanto cosmopolita, però i buoni successi della Primavera dimostrano che si può fare calcio anche guardando principalmente nel proprio orticello, valorizzando le proprie risorse. Escludiamo che Zamparini abbia dispensato i propri consigli anche a Bosi, e difatti le cose sono andate bene. Se lei, caro La Gumina, dovesse avere l’opportunità di debuttare nella formazione iniziale potrà giovarsi dunque di un grande vantaggio rispetto ai compagni. Avendo vissuto ai margini le vicende della prima squadra avrà la testa sgombra dalle pressioni. Del resto lei ha già vent’anni, un’età in cui un calciatore dovrebbe essere padrone dei propri mezzi e non sottovalutare gli avversari. Non abbia paura di tentare la giocata, ma non parta con la testa bassa, non ha niente da dimostrare, lo ha già fatto. Ha dimostrato con i suoi gol, con la sua crescita anche fisica degli ultimi anni, che l’Eldorado del calcio rosanero può essere anche a Capaci […]”. Questa la lettere pubblicata dall’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” indirizzata a Nino La Gumina, che domenica contro la Lazio potrebbe scendere in campo.