“Un incontro, il primo, senza esiti particolari. Paul Baccaglini ha avuto modo di parlare con Marcello Carli e di illustrare al dirigente toscano il suo progetto per il rilancio del Palermo, ma non è ancora tempo di contratti. Questo
perché il Palermo è in un limbo societario, vive una situazione di incertezza e lo stesso Carli non intende muoversi senza garanzie sul proprio lavoro. Il pomeriggio passato insieme al futuro patron rosanero, però, è stato un passo in
avanti. Quello utile per captare l’interessamento di un club ambizioso, anche se per parlare di accordi sarà il caso di aspettare ulteriori incontri. «Non c’è stato nulla di particolare – ammette Carli – dell’incontro però non è il caso di
parlarne adesso. L’importante è che ci sia chiarezza, serietà e voglia di far bene. Altrimenti è impossibile fare calcio in qualunque piazza. Voglio un ambiente di lavoro dove si possa pensar calcio in maniera positiva». Condizioni che
l’ex direttore generale dell’Empoli ha messo sul tavolo sin da subito, consapevole di non trovarsi davanti l’effettivo proprietario della società pronta ad affidargli le chiavi di quella che vorrebbe essere la fuoriserie della Serie B. Vuole chiarezza su una situazione che nei prossimi giorni dovrebbe trovare un lieto fine e, solo allora, Carli potrà sciogliere le riserve. Senza nemmeno guardare a Palermo come un passo indietro, dopo aver dimostrato di poter dire la sua in massima serie: «A me la categoria non interessa, non ha importanza. Ho preso una scelta dolorosa, perché ad Empoli sono stato tanti anni ed era giusto farla. Forse sarebbe stato meglio farla addirittura l’anno scorso». Rimpianti a cui è meglio non pensare, dopo una risoluzione consensuale e una voglia di ripartire subito, magari da una piazza che cerca riscatto dopo un anno travagliato. «Cerco solo un posto dove lavora- re e poter portare avanti le mie idee – conclude il dirigente Palermo è una piazza talmente bella ed entusiasmante che andrebbe al di là della categoria»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.