Giornale di Sicilia: “Carica Cionek: «Vinciamo e zittiamo tutti!»”

“I calcoli per capire cosa succederà in contemporanea sull’altro campo caldo non lo stuzzicano troppo. Il karma che ripete e: «Diamo tutto. Vinciamo col Verona, cosi non avremo bisogno di sperare altro e non c’interesserà Udinese-Carpi». L’acquisto meno reclamizzato e più snobbato di gennaio, in queste ultime settimane di emozioni centrifugate, sta mettendo la firma sulla salvezza rosanero più sofferta di sempre. Più di Balogh o Cristante, la tifoseria del Palermo ha scoperto Thiago Cionek. difensore brasiliano dai colori sudamericani, se non fosse per gli occhi chiari eredità dei bisnonni polacchi, avi che gli hanno permesso di avere il passaporto comunitario, accettare la convocazione della Polonia e sperare in una chiamata per gli imminenti Europei, assieme ai vari Lewandoski, GliK e Blaszczykowski. La sua parabola personale l’ha condotto dal sud del Brasile – con lo zampino di un agente italiano, Gabriele Giuffrida, e di Zibi Boniek alla gelida città polacca di Biaystolt, fino all’Italia, prima Padova, poi Modena, adesso di nuovo al caldo, a Palermo, quasi come casa. Tre anni e mezzo di gavetta nella Serie B italiana hanno forgiato il suo carattere d’acciaio e la pazienza che torna sempre utile nelle sfide più complesse,  come gli è sembrata a lungo, per mesi, quella di Palermo. «La Serie A e un’altra cosa – ammette Thiago Cionek – ma le stagioni concluse ai play-off e ai play-out tra i cadetti, sono esperienze importanti per sapere cosa significa giocarsi tutta la stagione in un incontro. L’anno scorso, con il Modena, ho evitato la retrocessione grazie agli spareggi finali. Nelle ultime settimane stiamo dimostrando di sapere combattere, sono contento di essere stato chiamato in causa, anche nel momento più difficile del campionato. Ho aspettato a lungo. Non è stato semplice restare a guardare, negli ultimi sette anni ho giocato ogni fine settimana. Come mai Novellino, che mi aveva già allenato, mi ha impiegato meno di quanto stia facendo Ballardini? Nella mia indole non c’è l’idea di andare a chiedere spiegazioni al tecnico è una questione di rispetto, anche per i miei compagni. Ho sempre lavorato al massimo, sperando in qualche occasione e cosi è andata. Gli Europei? Dopo essere stato chiamato per le eliminatorie, non sono stato tenuto in considerazione per l’ultima chiamata perché non giocavo, ora la Nazionale torna a essere un mio obiettivo…» […]”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.