Giornale di Sicilia, Brandaleone: “Tante domande senza risposta, ed il fantasma Zamparini resta”

“II popolo rosanero vive momenti di angoscia. E sembra che dietro le quinte nonostante le dichiarazioni ufficiali neppure Zamparini stia vivendo giorni sereni. II fatto che a poco più di un mese dal ritiro non esista nulla che possa somigliare a una società e a una squadra di calcio ricorda vagamente i mesi dell’estate del 2002, quando Sensi non avendo più le risorse per occuparsi del Palermo bluffava inviando Pruzzo ad allenare un gruppo di «fantasmi». Oggi come allora sono tante le paure dei fans, le domande senza risposta. E non chiaro se prevalga il timore che la cessione del club a Baccaglini non venga portata a termine perché il giovane presidente non ha trovato i soldi o il timore che alle spalle di Baccaglini ci sia ancora Zamparini. I timori sono forti perché come sosteneva Plutarco non basta che la moglie di Cesare sia onesta, ma deve sembrare onesta. E questa trattativa tutto sembra tranne che concreta. Per le reticenze dei protagonisti, che si nascondono dietro vaghi patti di riservatezza e per i continui rinvii. In ogni caso è evidente che lo stesso Zamparini comincia ad avere dubbi sulla buona riuscita dell’operazione. L’entusiasmo dei primi giorni un lontano ricordo. É Infatti in atto un piano d’emergenza a tutti gli effetti, come dimostra la scelta del ritiro a Bad. Inoltre Zamparini continua a contattare direttori sportivi, allenatori e agenti perché comunque la squadra andrà fatta e quest’anno con i venticinque milioni del paracadute sarà possibile fare fronte agli impegni senza troppi affanni. Tutto questo in attesa dei soldi di Baccaglini, che intanto un dipendente di Zamparini (con lauto stipendio) fin quando non diventerà il proprietario del club. Ma se dopo l’agognato «closing», annunciato per questa settimana, a manovrare il Palermo ci sarà ancora Zamparini sarà facile capirlo, perché lo stile del patron è inconfondibile. Nessuno al mondo gestisce un club di calcio come lui. Intanto si vedrà subito dall’organico. Se resteranno i «campioni» ai quali ha fatto lunghi contralti il segnale sarà assolutamente negativo. Certo non sarà facile piazzare Trajkovski o Silva, Posavec o Sunjic ma sara necessario farlo per dare il senso di rottura col passato. Secondo segnale: il ritiro. In attesa di eventi il Palermo ha bloccato ancora Bad, ovvero a casa di Zamparini. Giusto, nell’incertezza qualcosa occorreva fare per non trovarsi spiazzati. Ma se davvero entro il 10 giugno si definirà il passaggio di quote e cambiare sede del ritiro dovrà essere la prima mossa per tagliare i ponti col passato. In un mese possibile. E qualora anche dopo l’estate restassero dubbi la prova del nove su chi comanda davvero al Palermo l’avremo durante il campionato. Perché se dopo qualche risultato negativo, cosa che può succedere anche alle migliori squadre, l’allenatore sarà esonerato allora capiremo chi decide. Questo sarà una specie di test della verità: Zamparini può anche limitarsi in tante cose, ma mai e poi mai potrà rinunciare alla goduria di cacciare un allenatore. Come diceva un famoso spot: levategli tutto ma non questo”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.

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Redazione Ilovepalermocalcio