Giornale di Sicilia, Brandaleone: “Palermo osservato speciale. Baccaglini dovrebbe…”

“Sarà il Palermo a decidere chi tirarsi giù nell’inferno della B. Perché qualsiasi sia il risultato di Crotone gli basterà perdere sta sera al Barbera contro l’Empoli per stabilire appunto che i toscani restano in A e che i calabresi tornano tra i cadetti. Situazione che al Palermo frutterebbe 15 milioni il prossimo anno qualora non dovessero essere immediatamente promossi in A. Giustamente Diego Bortoluzzi e i suoi hanno urlato indignati di non pensare a queste cose, che solo i malpensanti possono ipotizzare certe situazioni (del resto nel mondo cristallino del calcio quando mai sono accadute?), ma non la pensano cosi i bookmakers che danno l’Empoli largamente favorito. E qualche preoccupazione deve averla avuta anche la Federcalcio che per guardare attentamente quello che accadrà oggi in campo ha designato il migliore arbitro a disposizione, ovvero Rizzoli. Dunque, tutti gli occhi sul Barbera; però vorremmo dire con chiarezza una cosa: una eventuale sconfitta del Palermo non deve essere necessariamente letta come una forma di disimpegno per maturare i 15 milioni di “paracadute” (che venga utilizzato o no è un altro discorso, ma intanto c’è) perché farsi suonare in casa al Palermo è riuscito benissimo anche senza interessi particolari. Le sconfitte sono arrivate regolari col massimo impegno e va ricordato che il primo punto casalingo fu conquistato alla penultima di andata col Pescara. Su 18 gare interne dodici volte il Palermo ha perso, tre volte ha vinto e altre tre ha pareggiato. Il Barbera è stata terra di conquista per quasi tutti e Io stato di forma mostrato dai rosanero lunedì sera a Pescara non può far felici i tifosi del Crotone. Però Diego Bortoluzzi ha una faccia da salvare, una faccia pulita e vorrà chiudere senza fischi. In cuor proprio s’augura che la Lazio vinca a Crotone e che in questo modo battere l’Empoli non debba costare nulla al club rosanero. Per salvare la faccia e
inviare un messaggio forte e chiaro dovrà anzitutto schierare la migliore formazione possibile. O meglio, l’unica formazione possibile. Rinunciando ad esperimenti e puntando sui titolari. Modesti ma pur sempre titolari. L’impiego del giovanissimo Ruggiero ipotizzato ieri sarebbe un segnale sbagliato. Col Genoa Bortoluzzi fu obbligato a farlo per la mancanza di centrocampisti, preferirlo a Jajalo o a Henrique sarebbe ben altra cosa. E avrebbe un senso anche schierare Posavec (sparito ormai da oltre un mese) piuttosto che Fulignati. Non mettiamo in dubbio la correttezza del giovane portiere rosanero, ma non impiegarlo in una partita decisiva per la squadra della propria città sarebbe anche un atto di riguardo nei suoi confronti. In ogni caso l’unica vera grande notizia di oggi è che il campionato finisce. Che questa agonia ha finalmente termine, che non assisteremo più a certi spettacoli, con l’auspicio che gran parte degli attuali rosanero non vestano più questa maglia. Abbiamo già elaborato l’umiliazione, la delusione, la rabbia, quel che resta è solo un senso di liberazione per qualcosa che nella storia rosanero raramente s’era verificata: uno scollamento totale tra il pubblico e la squadra, anzi la società. Cosi da domani inizia il conto alla rovescia. Sperando che Zamparini possa davvero passare la mano, che Baccaglini non sia solo un traghettatore, un’emanazione del patron friulano sotto mentite spoglie. Perché il vero problema non sarà definire un “closing”, ma capire cosa riserverà il “dopo “. E poco di nuovo ha detto l’ultimo comunicato a firma di Baccaglini. Che stasera da buon presidente dovrebbe essere sugli spalti per ringraziare gli abbonati e quei pochi fans che acquisteranno il biglietto. Sarebbe il miglior modo per dare la sensazione che qualcosa possa davvero cambiare”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.