“Per il secondo anno di fila l’ultima giornata di campionato propone un clamoroso conflitto di interesse. Lo scorso anno se il Verona, già retrocesso, avesse vinto o pareggiato a Palermo avrebbe perso 15 milioni qualora nella stagione successiva non fosse stato promosso in A. E perse giocando una partita appena accettabile. Quest’anno il Palermo perderà possibilità di incassare 15 milioni se non dovesse tornare subito in A, qualora dovesse retrocedere l’Empoli piuttosto che il Crotone. […] Ma al di là delle curiose coincidenze c’è da chiedersi: è giusto ricompensare con tanti soldi un club che retrocede? «Drogando» di fatto il campionato successivo di Serie B. La natura della norma, mutuata dalla Premier League, è di carattere assistenziale. Poiché le squadre che vengono giù dalla A hanno da rispettare contratti onerosi dei propri atleti, poiché in B le entrate dei diritti televisivi si azzerano, se queste squadre non vengono sostenute rischiano il fallimento, norma giusta se pensiamo al Palermo che retrocesse nel 2013. Doveva onorare contratti con Hernandez, Barreto, Sorrentino, Munoz ed altri. Ingaggiò giocatori importanti come Lafferty, Terzi e Vazquez (rientrò dal prestito), Senza paracadute avrebbe avuto grandi problemi. […]. La situazione del Palermo è assai curiosa. Perché il club rosanero, pur avendo un monte ingaggi tra i più bassi della A, ha in organico giocatori sotto contratto che difficilmente potrà cedere, in quanto totalmente senza mercato. E che dunque dovrà continuare a pagare. Dunque il paracadute servirà a sostenere in gran parte una squadra inadeguata non solo per la Serie A ma anche per la B. Come emerso senza alcun dubbio lunedi sera nell’anticipo del prossimo torneo cadetti col Pescara”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.