Giornale di Sicilia, Brandaleone: “Nel futuro di Igor c’è la A, con o senza il Palermo”
“Qualcosa di slava in fondo l’ha anche lui. Il nome, perché Igor è indubbiamente un nome slavo. Non ci sono dubbi che tratti di un brasili atipico, forse l’unico con questo nome di battesimo. Ma ci fermiamo qui, perché a parte il nome (di cui un giorno certamente spiegherà l’origine) Coronado di slavo non ha nulla. Neppure, anzi soprattutto, il marchio di scuderia, perché tra i pochi giocatori acquistati da Zamparini negli ultimi anni che non è assistito dal gruppo di agenti che fa riferimento a Curkovic. E non a caso si sta rivelando un talento. La storia di Coronado mette un po’ alla berlina i grandi «scout» del calcio italiano. Perché Igor non è diventato bravo oggi. Lo era anche a Malta, dove lo notò per primo Faggiano. Lo è stato per due anni a Trapani. Era qui a due passi, non in Guinea Bissau, ed è stato bravo il Palermo ad arrivarci prima di tutti. Ogni tanto un raggio di luce nel buio più profondo. […]. Di una cosa siamo sicuri, questa sarà l’ultima stagione di Coronado in Serie B. Se il Palermo andrà in A potrebbe essere il giocatore attorno al quale costruire la squadra, se resterà in B oltre essere lo strumento per una stanziosa plusvalenza. Perché il valore di Coronado (che ha un lungo contratto coi rosa) è certamente ridimensionato. Non abbiamo idea di quanto possa valere, ma certamente molto di più del milione di euro versato al Trapani. Anche questo è un argomento che il Palermo può fare valere a sostegno della propria solidità finanziaria. Perché Coronado, come molti giocatori in anti quest’anno, non è inserito nelle tabelle che esprimono il valore dell’organico. Per Zamparini un imprevisto colpo di fortuna, anche se l’idea che per salvare il club dal dissesto sia necessario portare ancora una volta al monte dei pegni i gioielli di famiglia forse fa più male del fallimento stesso”.
Questo quanto scritto da Carlo Brandaleone sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.