“Neanche quaranta chilometri di distanza da Firenze (che non sarà la sua città natale, ma è diventa- ta di recente la sua città d’affari) e la possibilità di giocare ancora in Serie A, dunque di inseguire ancora il traguardo delle duecento marcature in massima serie. Uno scenario realistico, quello che potreb-be consegnare ad Alberto Gilardino la maglia azzurra dell’Empoli, ma un paio di dettagli hanno spento sul nascere l’ipotesi di un trasferimento in Toscana. II primo, le disponibilità economiche del club empolese: il centravanti può liberarsi dal Palermo, ma anche con una buonuscita appare impensabile che il club di viale del Fante si “tassi” per concedere ad una diretta concorrente la possibilità di avere in squadra un attaccante del calibro di Gilardino. Senza considerare che senza la punta biellese, bisognerà comunque mettere a bilancio un altro stipendio per il suo sostituto. II secondo è l’interesse dell’Empoli, evidentemente non cosi reale. Prova ne è la schiettezza del direttore generale Marcello Carli, che da buon toscano qual è non utilizza mezze misure nel definire la voce una “bischerata”. Gilardino all’Empoli, dunque, resta solo una suggestione. A nove giorni dal raduno in Friuli però, i dubbi sulla sua permanenza si fanno sempre più forti. II braccio di ferro col Palermo prosegue e, se la situazione non dovesse sbloccarsi in tempi brevi, l’attacante partirà col resto della squadra per iniziare la preparazione agli ordini di Ballardini. Dopodiché, tutto sarà nelle mani della società”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.