“L’annuncio di Paul Baccaglini che a comprare il Palermo sarà la YW&F Global Limited non chiarisce nessuno dei tanti interrogativi che accompagnano la cessione del Palermo. Al momento si tratta solo di un’etichetta senza contenuto. La sua stessa esistenza appare ancora fumosa. Impossibile trovarne traccia tanto in Italia quanto in Gran Bretagna che, vista la ragione sociale, dovrebbe essere la patria d’origine. Non parliamo di dotazione finanziaria. Il fondo Integritas che sta alla testa di tutta la costruzione e ha sede nella contea del Kent a sud ovest di Londra, ha un capitale di 1.250 sterline. Tutto lascia pensare, quindi, che YW&F Global Limited sia semplicemente una Spv (Special purpose vehicle). Vale a dire una scatola che conterrà la società di diritto italiano cui materialmente verranno intestate le azioni messe in vendita da Zamparini. Che sia questo il percorso lo conferma la parte finale del comunicato emesso da Baccaglini. Spiega che alla struttura creata si adeguerà alle normative federali vigenti relative ai passaggi di proprietà onde permettere l’esecuzione del contratto a fine mese». Vuol dire che le azioni del Palermo dovranno essere intestate a uno strumento finanziario con partita Iva e codice fiscale. Esattamente la stessa strada che hanno seguito i cinesi di Inter e Milan. L’unica differenza legata al fatto che la società mamma anziché britannica lussemburghese. La scelta dipende solo dalla convenienza fiscale. Proprio per questo le azioni devono essere intestate ad una compagine di diritto italiano. La costruzione piramidale consente anche a Baccaglini di non dover svelare i nomi degli eventuali compagni di cordata. Resta ovviamente il problema di fondo: dove sono e quanti sono i soldi disponibili per l’acquisto del Palermo (ma questo è un problema che riguarda solo Zamparini)?. E soprattutto: dove sono e quanti sono quelli che servono per ricostruire la squadra considerando ormai inevitabile la Serie B (e questo un problema che riguarda tutti i tifosi)? Al momento le uniche risorse sicure sono i 15 milioni del «bonus» messo a disposizione dalla Lega per le squadre che retrocedono. Un bel regalo che fa diventare anche le sconfitte un affare”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.