“Ci erano arrivati prima altri americani, anche se in realtà a lanciare I’hashtag fu un toscano. Il Palermo si accoda alla Roma e al messaggio di Luciano Spalletti con il tentativo di Paul Baccaglini di rendere social I’impegno per il nuovo stadio: #facemustustadio, così il nuovo presidente del club rosanero ha chiuso il proprio incontro col sindaco Leoluca Orlando, che rivendica di averlo conosciuto ben prima del suo approdo nella finanza: “Ci siamo incontrati già nove anni – ammette il primo cittadino riferendosi ad un servizio delle «lene». Una battuta per stemperare il clima, ma l’argomento principale dell’incontro a Villa Niscemi e solo uno: 10 stadio. “Al presidente Baccaglini ho confermato quanto detto ai precedenti presidenti – dichiara Orlando – il sindaco ha il dovere di avere rapporti istituzionali corretti nei confronti della società. Al tem- po stesso l’amministrazione comunale deve far di tutto perché la società e la squadra possano avere gli impianti sportivi più idonei, possono utilizzare gli attuali impianti o laddove presentino un progetto idoneo a termini di legge e che abbia sostenibilità finanziaria, l’amministrazione comunale lo esaminerà con attenzione positiva. Baccaglini incassa dunque l’apertura di Orlando, che attende la presentazione di un progetto per quello che potrebbe essere il nuovo stadio del Palermo. La base esiste già ed quella progettata dall’architetto Gino Zavanella nel 2011, sempre nell’area del velodromo e con l’intenzione di presentare il progetto entro il termine della stagione sportiva. Un punto di partenza chiaro, ma bisognerà rivedere qualcosa dai disegni originali. «Ci sono moltissimi elementi validi all’interno del primo progetto – afferma il presidente Baccaglini – ma chiaramente ci sono alcuni aspetti che hanno inficiato l’approvazione finale. Ovviamente ci saranno delle modifiche e ne abbiamo parlato col sindaco, le apporteremo per renderlo a norma lavorando nel dettaglio sulle infrastrutture interne». Museo e ristorazione, ma non solo: «Abbiamo delle idee e dobbiamo metterle su carta – prosegue il presidente – Chiunque diventerà sindaco, lo fa perché ha come interesse primario la promozione e il benessere di Palermo. Dunque non potrà non vedere nel progetto che presenteremo un grande valore aggiunto». Una precisazione doverosa, dato che la città di Palermo si prepara alle elezioni e il club dovrà attendere ancora qualche mese prima di portarsi avanti con i lavori. In più ci sarà l’immancabile questione burocratica, quella che Zamparini ha sempre lamentato per la mancata approvazione dei suoi progetti: “Qualora dovessero esserci lungaggini burocratiche, le affronteremo. Dobbiamo far si che i burocrati possano velocizzare il processo. La burocrazia c’è per tutelare lo svolgimento corretto di un progetto, quindi a fin di bene. Se rispettiamo il processo sono convinto che si possa trovare una soluzione qualora dovessero esserci ostacoli». […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.