Giornale di Sicilia: “Altro che effetto «Barbera». In casa è un incubo”
Il Palermo torna a casa e lo fa cola consapevolezza di chi ha dilapidato un patrimonio. Quattro punti tra le mura amiche in dodici partite, il nulla rispetto alle avversarie e ancor di più rispetto a quanto fatto in passato dai rosanero, che del «Barbera» hanno fatto sempre un fortino. Negli anni d’oro e negli anni bui, con i tifosi al fianco o con lo stadio vuoto: il risultato pieno in casa quasi sempre è stata una certezza per il Palermo nella sua storia, ma mai come quest’anno si sta assistendo ad una stagione da incubo davanti al proprio pubblico. Una media di 0,33 punti a partita, una situazione sportivamente tragica condivisa solo con un’altra squadra nelle principali cinque leghe europee. L’Osasuna dell ‘ex rosanero Salvatore Sirigu, ultimo in classifica nella Liga e – proprio come il Palermo – distante otto lunghezze dalla salvezza: solo la squadra di Pamplona, nei più importanti campionati di calcio d’Europa, ha ottenuto lo stesso numero di punti del Palermo in casa. Quattro punti in dodici partite, in questo caso frutto di quattro pareggi e Otto sconfitte, mentre i rosa hanno quantomeno avuto la gioia di un successo da festeggiare con i propri tifosi contro il Crotone. Casi di una rarità eccezionale in tutta Europa, tant’é che nemmeno nei campionati di seconda divisione delle cinque leghe più ricche del Vecchio Continente si riesce a trovare un dato vagamente paragonabile a quello di Palermo e Osasuna. Per trovare compagnia alle due squadre meno casalinghe d’Europa bisogna andare a scavare in campionati meno conosciuti, cercando nei meandri tra Balcani e Mediterraneo, con squadre che si farebbe fatica a definire professionistiche se proiettate ad un torneo come la Serie A. L’unica ad aver ottenuto meno punti in tutti i campionati europei l’Anagennisi Deryneia, fanalino di coda della massima serie cipriota: nessuna vittoria, come con soli tre pareggi a «deliziare» il pubblico dell’Anagennisi Football Ground. La bellezza di tre punti in dodici partite, per una media di 0,25 punti a gara. L’unica squadra ad avere ottenuto meno del Palermo in tutta Europa nel campo di casa propria, l’ultimo baluardo a salvare i rosa da un poco lusinghiero record continentale tra le squadre di calcio professionistiche. In più, al pari di Palermo e Osasuna, arriva in soccorso l’ultima in classifica del massimo campionato sloveno: il NK Radomlje, seppur con sole dieci partite giocate nel proprio stadio, ha raccolto solo tre punti, proprio come i ciprioti dell’Anagennisi Deryneia. La media punti però superiore a quella degli isolani e uguale a quella della strana coppia Palermo-Osasuna: 0,33 punti a partita, con un trend da paura su tutti i fronti: due soli gol realizzati e ben tredici subiti nelle ultime quattro partite tra le mura ami- che per i fanalino di coda sloveno, che nelle prossime due sfide casalinghe può puntare a staccare sia i rosa che i baschi, avvicinandosi sempre più ai ciprioti. Chi non volesse allontanarsi troppo dall’ltalia, può sempre recarsi a San Marino. Li di squadre capaci di far peggio del Palermo se ne trovano addirittura due, anche se inserire il campionato del Titano nel novero dei tornei professionisti europei suonerebbe davvero come una forzatura. Nel campionato dove una media da 0,33 punti a partita non ti rendono né la peggior squadra casalinga del torneo, né quella immediatamente migliore, si trovano tre squadre in una situazione simile a quella dei rosa. La Societa Polisportiva Cailungo, con i suoi tre pareggi in dieci partite, vanta la stessa media già raggiunta da Palermo, Osasuna e NK Radomlje, ma almeno in patria ha di che stare tranquilla. Peggio di chiunque in Europa, peggio persino dell’Anagennisi, ci sono altre due squadre capaci di ottenere un solo punto in casa: il Pennarossa (in sei partite) e il San Giovanni (in sette). Due trasferte che chiunque vorrebbe fare, se questi sono i risultati. Desolanti, come quelli ottenuti dal Palermo finora che adesso ha l’opportunità di svoltare. La prima chance con la Sampdoria domenica, poi ancora Roma, Cagliari, Bologna, Fiorentina, Genoa e Empoli. E quest’ultima, a sentire tutti, dovrebbe essere la partita della vita. Ma se non si comincia a vincere…”. Questo quanto scritto dall’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.