Giornale di Sicilia: “30 giugno: una data che Baccaglini spera diventi storica”
“Domani scatta l’ennesima deadline, quel 30 giugno indicato come data ultima entro cui completare il closing. Una data che Paul Baccaglini vuole rendere storica, quella che segna la fine di quindici anni di era Zamparini e l’inizio di una nuova pagina, con la YW&F Global Limited al comando delle operazioni e lui, appoggiato dal fondo Integritas Capital, a guidare il Palermo da presidente e da proprietario. Una speranza, più che una certezza, perché la scadenza si avvicina e ancora non c’è il passaggio di proprietà. Questione di tempo, un ritornello che ormai da due mesi circola nell’ambiente fino al compromesso trovato per portare avanti la società verso il nuovo campionato. Una cogestione che Baccaglini si augura di poter trasformare nella “sua” gestione, senza interferenze e senza secondi pareri: «Spero che presto mi possiate anche chiamare patron – ha dichiarato Baccaglini al Tgr Sicilia – lo dico con tanta emozione». Attesa, dunque, e non certezza. Quell’attesa che, carte alla mano, dovrebbe durare fino a domani. Sulle tempistiche, però, è meglio non mettere la mano sul fuoco. Semmai sulle intenzioni di Baccaglini si può già tracciare un’idea chiara, sebbene non sia stato possibile attuare le proprie direttive in queste settimane. Nella scelta di direttore sportivo e allenatore, nonché della sede per il ritiro precampionato, ha prevalso il «consiglio» di Zamparini. Un consulente con una voce in capitolo dal peso specifico notevole, tanto da far pendere la condivisione delle scelte interamente sui nomi da lui proposti. Tutto questo per un quieto vivere nella fase che lo stesso Baccaglini ha definito di «interregno», dove la proprietà non corrisponde con la presidenza, ma si mantiene in stretto contatto per poter prendere decisioni concordate da entrambe le parti. Una doppia anima che non è piaciuta a Marcello Carli, il dirigente che Baccaglini avrebbe portato a Palermo per svolgere le mansioni di direttore sportivo, ruolo invece affidato a Fabio Lupo. Anche qui, una scelta nata da una proposta di Zamparini, che però non sarà così incalzante sulle mosse societarie a closing ultimato. Questa è la rassicurazione data dal presidente, che attende solo la comunicazione dalla banca inglese per l’avvenuta transazione e il conseguente acquisto definitivo del pacchetto azionario della società: «Zamparini ha avuto un ruolo importante in questa società, valorizzeremo il lavoro che ha svolto in questi anni. Con lui manterrò sempre un ottimo rapporto interpersonale ma non societario, tutto si fermerà lì». Consulente sì, dirigente no. Un posto nel nuovo Palermo, dunque, non ci sarà. I contatti con Baccaglini, invece, continueranno e rimarranno solidi. Anche perché l’operazione che vede protagonista il fondo Integritas Capital non si fermerà solamente al calcio, ma comprenderà tutte le attività del Gruppo Zamparini, per le quali bisogna ancora avviare l’iter previsto. […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.