Giammarva: «Stato di decozione costruito su un’ipotesi, vi spiego»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha intervistato Giovanni Giammarva in merito alle controdeduzioni fatte dalla procura sull’istanza di fallimento del Palermo. Ecco quanto si legge:

“Per quanto concerne il parco giocatori, il dato iniziale fornito da Alessandro Colaci, consulente dei pm, è di 19,8 milioni di euro, cifra pari alla somma dei valori residui di bilancio dei giocatori presenti in rosa. In parole povere, ciò significherebbe che il Palermo non produrrebbe plusvalenze dalle cessioni dei suoi tesserati: non da Nestorovski, il cui valore residuo è di poco superiore al milione, ne da Aleesami (890 mila euro), Chochev (350 mila euro) o Rispoli. «Ciò che ha destato particolare stupore – prosegue il presidente – è l’aver constatato che lo stato di decozione immaginato dal dottore Colaci è stato costruito in chiave prospettica, tenendo conto solo di tutti quegli elementi negativi che si sarebbero potuti ipoteticamente verificare tralasciando, sempre nella stessa chiave di lettura, quelli che invece avrebbero potuto positivamente incidere sulle finanze della società». II riferimento è ai ricavi che il Palermo otterrebbe qualora dovesse essere promosso in Serie A, come ad esempio gli ingenti proventi televisivi quelli che nella prossima stagione potrebbero portare tra i 40 e i 45 milioni in caso di partecipazione al torneo di massima serie, il Palermo otterrebbe in caso di promozione in Serie A. «Uno scenario che andava quantomeno preso in considerazione», conclude Giammarva. […]”.