«Accanimento nei confronti di Zamparini? Su questo non voglio esprimermi, noi abbiamo fronteggiato le tesi accusatorie e abbiamo cercato di spiegare in tutte le maniere che effettivamente la situazione dell’azienda non era come la descriveva il consulente della Procura. Zamparini potrebbe chiedere risarcimento per i danni di immagine subiti? Non ho idea, non so cosa si farà. Credo che questa ordinanza di rigetto totale con archiviazione della richiesta di fallimento incide, dal mio punto di vista, sensibilmente, anche sul procedimento penale. Quest’ultimo basato sulle ipotesi di reato di riciclaggio e antiriciclaggio era riferibile proprio ai conti ed ai bilanci che riguardavano il Palermo. Ora che sono state chiarite nel dettaglio genesi e legittimità di determinate operazioni della società calcistica è ovvio che dovrebbero decadere quantomeno questi presupposti. Gli avvocati che hanno seguito la vicenda relativa all’istanza di fallimento sono stati davvero molto bravi, parliamo del professor Stanghellini, del professore De Renzi, dell’avvocato Di Trapani, dell’avvocato Pantalone e dell’avvocato Trinchera. Il ricorso della Procura? Il provvedimento di 40 pagine scritto dai giudici della Sezione fallimentare, molto dettagliato e articolato, quindi possibilmente la Procura farà reclamo e potrebbe starci. L’ordinanza spiega molto bene quello che è accaduto e come stanno le cose, se ci saranno gli elementi e riterranno opportuno fare il reclamo potranno agire entro i 30 giorni. E’ chiaro che continuiamo con un problema che non c’è, perché se loro faranno ricorso in base a una possibile insolvenza che in 4 mesi non c’è stata significherebbe cercare un qualcosa che non esiste». Queste le parole rilasciate da Giovanni Giammarva, presidente del Palermo, ai microfoni di “Mediagol.it”.