Giammarva: «Caso Parma? Non escludo che il primo grado possa essere ribaltato. Sul ricorso…»
Intervenuto ai microfoni di “Mediagol.it”, Giovanni Giammarva, presidente del Palermo, si è espresso così in merito alla sentenza emessa dal Tribunale Federale Nazionale sul caso Parma: «Sicuramente non è stata comminata la giusta sanzione al club emiliano, questo è un mio punto di vista personale. Per come è stata strutturata e per quello che è stato citato all’interno della sentenza ci dà una possibilità interessante e importante in sede di ricorso cioè in appello. Quindi se il primo grado è andato in questo modo non escludo che possa essere ribaltato. Mi rendo conto che la Giustizia Sportiva abbia dei limiti anche operativi perché sicuramente loro basano tutto su quello che hanno. Mentre invece se ci fosse, e come dovrebbe esserci sempre a mio parere, l’intervento della procura ordinaria, io faccio un ragionamento: se è stato identificato l’illecito sportivo a questi livelli significa che è quasi un reato a tutti gli effetti perché c’è una truffa, c’è una modifica dei risultati al calcio-scommesse. Allora la Procura ordinaria potrebbe aprire un fascicolo d’ufficio. Se la Procura ordinaria apre un fascicolo e inizia le indagini chiaramente non si fermerà semplicemente a vedere i messaggini dei cellulari ma farebbe un’indagine attraverso la Polizia Giudiziaria ad ampio raggio e quindi andrebbe a prendere i tabulati e possibilmente uscirebbero cose in più. Adesso stiamo aspettando l’appello per vedere cosa accadrà. Ricorso? Io ho parlato con gli avvocati, loro mi dicevano che è la prima volta che c’è un’alternativa. Per quanto riguarda la giustizia ordinaria non ho mai sentito un PM che facesse una richiesta di questo tipo. Sanzione afflittiva? La nostra perplessità è questa. Come si fa a fare scontare questa penalizzazione nel campionato di serie A quando già i giochi sono stati fatti. Mi sembra una cosa poco».