“Giallo” La Gumina, l’esultanza è polemica: perché?
Ad alcuni è passata inosservata. Ad altri no e la domanda che li accomuna è: perché? Stiamo parlando dell’esultanza polemica di Nino La Gumina, oggi in gol contro l’Avellino dopo appena 2’ dall’avvio della ripresa. Un gran destro su assist di Trajkovski. Una rete da attaccante vero, da rapace d’area di rigore.
Un gol perfetto, in una giornata perfetta. Quella in cui i rosanero sono finalmente tornati alla vittoria, scavalcando il Frosinone in classifica seppur momentaneamente. Quinta rete stagionale per il centravanti palermitano, che dopo aver perso il posto da titolare per far spazio a Nestorovski, da oggi si ritrova a comandare l’attacco del Palermo in virtù del lungo infortunio del macedone.
Una grossa responsabilità dalla quale Nino, a parte le difficoltà ad inizio stagione, non si è fatto schiacciare. Lo dimostrano i tre gol in tre partite consecutive e lo conferma la rete di oggi. Tutto bello, per non dire stupendo: La Gumina diventa sempre più l’orgoglio della tifoseria rosanero. D’altronde non è roba da poco avere poter contare sui gol di un palermitano per conquistare la promozione in serie A.
Ecco il motivo della domanda iniziale: perché scegliere di esultare così? Prima con le braccia a mo’ di “state calmi”, poi portando l’indice vicino la bocca, zittendo di fatto una parte del pubblico. Il gesto del giovane Nino sarà forse sfuggito a qualcuno, ma non alle telecamere né agli occhi di chi guardava la partita dalla tribuna coperta. Né tantomeno ai compagni di squadra che sembravano infatti richiamarlo “all’ordine”.
Probabilmente si tratta di una risposta a qualche “critica” arrivata da quel settore dello stadio. Sta di fatto che, almeno in questo momento, una simile polemica appare davvero inutile.