Intervistato dal sito del noto giornalista Gianluca Di Marzio, l’ex centrocampista di Palermo e Lecce, Guillermo Giacomazzi ha parlato della qualificazione al Mondiale della “sua” Uruguay: «Ho buoni rapporti con Vecino, che ho seguito anche dal vivo, e soprattutto con Godin, il capitano. Mi ha promesso la sua maglia dell’Atletico, la devo regalare a mio figlio. L’Uruguay, per quella che è la cultura calcistica del nostro Paese, ha sempre proposto un gioco verticale, basato sulla solidità difensiva e sulla velocità degli esterni nelle ripartenze. Per anni, abbiamo fatto del contropiede il nostro punto di forza, cercando di difenderci al meglio, per poi provare a contrattaccare sulle fasce, con le ali pronte a servire le due punte di spessore. Il ct, contando su tanti giocatori forti tecnicamente, potrà proporre ai ragazzi nuove soluzioni per arrivare in porta. Suarez e Cavani ne beneficeranno molto, però ciò che conta quando si vuole fare un bel gioco sono le idee del collettivo».