Giaccherini: «Ricordate il rigore di Pellè? Vi svelo una cosa. Su Sarri…»

Emanuele Giaccherini, oggi giocatore del ChievoVerona, ha rilasciato un’intervista ai taccuini de “La Gazzetta dello Sport”. Ecco alcune dichiarazioni: «Poco spazio al Napoli? Me lo sono chiesto anche io. L’unica spiegazione è l’infortunio iniziale che mi impedì di far vedere a Sarri che sono una mezzala: sono rimasto fuori due mesi per uno strappo e nel frattempo arrivarono Zielinski e Rog. Così Sarri mi mise esterno, un ruolo che non faccio bene: per lui ero il vice Callejon. È stato un disguido tattico. Ho provato a dimostrare di poter comunque essere utile al Napoli, ma lui ormai aveva questa visione di me. In campionato ho fatto una sola gara da titolare e ho anche segnato. Ma non mi sono mai permesso di chiedergli perché non giocassi mai. Sarri in campo è bravissimo, ma ha questo problema di rapporto con le riserve. Quando alleni una grande squadra devi saper gestire bene il gruppo e sotto questo punto di vista Sarri difetta. Per Conte sono tutti importanti e nessuno indispensabile, per Sarri ci sono undici indispensabili e gli altri vengono dopo. I rigori contro la Germania? Io c’ero io nella lista. Che rimpianto. A centrocampo Conte detta l’elenco: primo Insigne, secondo Zaza, terzo Barzagli, quarto Giaccherini, quinto Bonucci. Interviene Pellè: “Il quarto è mio”. Io insisto: “Tranquillo”. Ma lui non molla: “Calcio io, calcio io”. Conte mi guarda e allora dico: “Ok, sei carico, va bene”. E scalo al sesto posto. Ci penso spesso».